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MAI FIDARSI DELLE APPERENZE
Data: 05/09/2020, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Autore: wenona_borslav, Fonte: RaccontiMilu
... insolitamente pesanti per la mia mano. Lentamente aziono l’apertura delle punte accostando piano lo strumento al laccio. Eccolo eccolo si! è tra le due lame delle forbici. Ormai è fatta penso. Un niente e il suo braccio sarebbe libero. Non sto più nella pelle. Trattengo quasi il fiato L’idea di farlo non avendo intimamente alcuna certezza che lei terra’ fede alla promessa fattami stranamente mi eccita. Al pensiero che appena strappato quel legaccio lei possa infierire su di me con tutta la veemenza che possiede riducendomi di nuovo ai suoi piedi. “Taglia “Il mio è un ordine adesso Mi rivedo a terra, nudo, che subisco la sua ira mentre lei mi ordina come già aveva fatto in caserma di leccarle i piedi nudi. Il cazzo mi si drizza prepotentemente. “Che cazzo stai aspettando!” Inizio lentamente a incidere quel legaccio che lentamente sento cedere sotto l’azione delle forbici Eccolo ci siamo. Io sono già pronta a liberare il braccio Un’ultima pressione e il laccio si spezza in due parti lasciando immediatamente libero il suo polso. Subito sento la spalla destra indolenzita per il cambio improvviso di posizione.”Si ma non ancora. L’altro polso adesso e poi le caviglie. Svelto” D’improvviso sento dei rumori. Ho un sussulto. La vedova sta tornando. Oh no! Quasi per lo spavento le forbici mi cadono dalla mano. No no no noooo! Vado ad avvicinarmi alla porta per accertarmene. “Sbrigatiii!” Urlo “Cazzo ...
... taglia gli altri bracciali maledetto idiotaa!” Freneticamente con la mano libera cerco di slegarmi dall’altro bracciale che mi tiene il polso sinistro. C’è una specie di chiusura. Poi i passi deviano in altra direzione. Allontanandosi. Forse la vedova ha cambiato idea. O forse si è dimenticata qualcosa ed è tornata indietro. Cerco di aprire la chiusura. Frenetica. ‘Cara non preoccuparti è tutto ok’ Io nemmeno lo sento intenta a cercare di aprire la chiusura ‘dai sbrigati trancia anche gli altri ” Avvicino le forbici al secondo laccio che bloccano il polso sinistro. ‘Cara presto sarai di nuovo libera’ Zac! “Si certo ma sbrigati quella sta tornando me lo sento ” E anche il secondo polso non ha piu impedimenti. Finalmente! Immediatamente mi sollevo e mi metto in ginocchio sul tavolo. Le caviglie sono ancora legate “Bravissimo Un ultimo sforzo adesso’ Dall’altra stanza pero’ sento la voce della vecchia che chiede allo scemo se tutto va bene. Deve avere sentito il trambusto. Merda. Mi assale di nuovo il panico. ‘Taglia invece di perdere tempo cazzo! ” ‘Si’Agnese’tutto’ tutto a posto’ “Liberami anche le caviglie svelto! ” La vecchia risponde. ‘Allora se non hai bisogno di me termino un lavorino non ti dispiace vero caro?’ Cerco di girarmi su me stessa torcendomi tutta ma non riesco. ‘No no fai pure’ rispondo sollevato rassicurato mi sembra di rinascere peril sollievo. Mi tranquillizzo per un attimo. ‘Ok bravo ...