1. MAI FIDARSI DELLE APPERENZE


    Data: 05/09/2020, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Autore: wenona_borslav, Fonte: RaccontiMilu

    ... situazione. ‘Avanti Federico aiutala ad alzarsi’.
    
    ‘Hai sentito idiota? Aiutami”
    
    Lei le accarezza una guancia, teneramente. Sorridendo. ‘Certo tesoro ti aiuteremo, eccome se ti aiuteremo’. Agnese si alza e si dirige verso il fondo della cucina. Sposta con apparente facilità un’alta credenza che copre tutta la parete. In realtà &egrave una finta che ruota su dei perni. Dietro &egrave nascosta una porta. Una porta di cui non sospettavo l’esistenza.
    
    ‘Si dove cazzo mi portate ‘la porta di ingresso &egrave di la” Sono ormai incapace di reagire. L’idiota intanto mi sta aiutando ad alzarmi. Mi ha messo un braccio sotto l’ascella e mi sostiene quasi di peso.
    
    ‘Non si preoccupi’ dico io con voce rassicurante ‘vedrà che presto si sentirà meglio’
    
    ‘Si aiutatemi a uscire di qui”
    
    ‘Stia tranquilla signorina presto starà meglio vedrà’ continuo a ripetere. Tenertla tra le braccia respirare il suo profumo &egrave per me come magia.
    
    Mi appoggio completamente a lui mentre sono costretta a seguirlo.
    
    Intanto Agnese ha aperto il chiavistello della porta ed &egrave già entrata. E’ buio là dentro. Sento la sua voce chiamarmi da dentro la stanza. ‘Vieni Federico, portala qui’.
    
    Vedo una porta aperta su una stanza che prima non avevo notato. Stiamo andando li. Sarà il bagno penso. Oppure la camera letto, forse mi vogliono far riposare un po.
    
    Io intanto seguo la mia vicina nella stanza. Ormai &egrave lei che ha preso in mano la situazione.
    
    “Dove cazzo &egrave la vecchia. ...
    ... Non la vedo più ma sento ls sua voce che ti chiama ”
    
    La vedova senza voltarsi mi fa ‘non era questo che sognavi caro? di tenerla tra le tue mani’ Visto? te l’avevo detto che avrei appagato tutti i tuoi desideri’. Annuisco constatando la veridicità delle sue parole
    
    ‘Ehi’dove stiamo andando’questa non &egrave l’uscita’coglione’ ”
    
    Il suo linguaggio &egrave ancora duro mentre si sorregge a me ma mi emoziona lo stesso.
    
    Mi lascio trasportare. Per ora non posso fare altro. Non ho più forze. Ormai sono praticamente trascinata di peso.
    
    La mano che le cinge la vita quasi per un naturale istinto cala lentamente piu giu iniziando a lambire timidamente la zona del suo fondoschiena. E’ sufficiente qeull’avvicinamento perch&egrave tutto il mio corpo sia scosso brividi caldi.
    
    Sento a malapena la Sua mano sul culo. Cazzo gliela la farò pagare per questo penso.
    
    E in quel momento un impulso primordiale mi spinge a spostare la mano più giù. Sì, le sto palpando sul culo.
    
    In realtà dietro la porta non c’&egrave una stanza ma un lungo corridoio. E in fondo al corridoio un’altra porta. Il corridoio fino all’altra porta dove &egrave entrata la vecchia sembra non finire mai.
    
    E il cazzo mi si drizza in un baleno
    
    Ma alla fine ci arriviamo.
    
    La mia mano palpa le sue chiappe, le sente così sode, dure come il marmo.
    
    Mi sento palpare. Bastardo penso, ne approfitta. La vedova &egrave la prima a varcare la soglia. Appena dentro anche noi accende la luce. La luce mi abbaglia. ...
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