1. MAI FIDARSI DELLE APPERENZE


    Data: 05/09/2020, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Autore: wenona_borslav, Fonte: RaccontiMilu

    ... c’&egrave nemmeno molto traffico in giro. Un bastardo vanti a me passa con il rosso pieno. Avrei voglia di andargli dietro e fargli il culo. Ma questa &egrave la sua serata fortunata Ho altro e di meglio fare.
    
    ‘Naturalmente’ aggiunge ‘non vorrai riceverla nel tuo appartamento. Aspettala qui da me dopo tutto da quel che ho capito vuole che ci siamo entrambi e non possiamo deluderla non pensi?’
    
    Il viaggio comunque non &egrave breve. Il coglione abita in periferia dall’altra parte della città.
    
    Non capendo bene a che gioco stia giocando, acconsento ugualmente. In fondo, l’idea che possa trovare nel mio appartamento qualcosa che non le va a genio potrebbe darle ragione di nuovi scatti d’ira e nella mia posizione, ciò &egrave assolutamente evitare
    
    Finalmente arrivo in zona. Il navigatore mi porta in una strada di estrema periferia.
    
    Man mano che passano i minuti mi faccio più ansioso neppure si trattasse del primo appuntamento
    
    In fondo ad essa un unico palazzone anonimo. Alto sei piani. Decisamente trascurato nella manutenzione.
    
    ‘Hai voglia di rivederla vero?’ mi chiede a un tratto Agnese.
    
    Parcheggio fra le altre auto, probabilmente dei condomini. Riconosco anche la sua di auto parcheggiata.
    
    Con i suoi occhi puntati nei miei non riesco a mentire.
    
    Dietro il condominio la città finisce. Solo campi.
    
    ‘Beh quando sarà qui ricordarti che questa &egrave casa nostra perché lei &egrave fuori servizio e quindi non può un accidenti di nulla per cui fai l’uomo ...
    ... e fatti valere promettimelo’
    
    Mi avvicino ai citofoni. Molti nomi stranieri. Che posto di merda penso
    
    Balbetto un si a cui lei non crede neppure per un attimo ma mi carezza una guancia come se l’avessi convinta.
    
    Lo trovo B. E suono. Suono ancora. Ma nessuno risponde. Suono di nuovo. Niente. Ma che cazzo
    
    Dallla finestra lei l’ha vista arrivare, non si mostra ma dice a me di farla salire.
    
    Prendo il telefono per chiamare l’idiota. “Dove cazzo sei brutto figlio di puttana!”
    
    Apro la porta finestra del balcone mi affaccio e sperando che la voce non mi si spenga in bocca le dico ‘sono qui salga &egrave aperto’
    
    Guarda sto coglione. Il cancello scatta e io entro nell’androne. Mi dirigo verso l’ascensore. Ultimo piano L’ho visto quando ti sei affacciato
    
    La vedova decide di non mostrarsi subito lascia a me il compito di accoglierla, dirigendosi verso la sua camera.
    
    Arrivo al piano. Ci sono tre porte C’&egrave odore di muffa e di vecchio nel corridoio. Vedo una delle tre porte &egrave socchiusa.
    
    Io ho già aperto la porta dell’appartamento e stando sulla soglia attendo che la luce dell’ascensore segnali il suo arrivo al piano Finalmente la vedo
    
    Lo vedo sulla soglia.
    
    ‘Salve agente’.
    
    Sorrido. Ma con disprezzo dico con fare quasi gentile “Cazzo ma tu balbetti sempre cosi?” Rido “Avanti scemo spostati fammi entrare”
    
    Io, immediatamente rosso in viso, mi sposto lateralmente cosi da lasciarle libero il passaggio. In quel mentre respiro in cerca del suo ...
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