1. MAI FIDARSI DELLE APPERENZE


    Data: 05/09/2020, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Autore: wenona_borslav, Fonte: RaccontiMilu

    ... l’episodio di ieri e io mi guardo bene l dirgli le mie intenzioni Lui sta sulle sue Si vede che ormai mal mi sopporta Poi a un certo punto, mentre siamo fermi a un semaforo sbotta “Antonio mi ha detto che hai trovato il libretto di quello di ieri Che intenzioni hai Paola ” Sbuffo visibilmente scocciata “Questo posto &egrave peggio di un circolo di cucito. Restituirglielo ovviamente Che pensi che me ne faccia ” Antonio mi guarda “Hai intenzione di maltrattare ancora quel povero cristo per caso? Non ti &egrave bastato ieri?” Io ricambio lo sguardo. Dura.
    
    La vedova che per varie ragioni ha deciso di non lasciarmi solo troppo a lungo mi ha chiesto di aiutarla a sistemare degli scaffali questa mattina Non mi preparo neppure il caff&egrave tanto so che come al solito insisterà per offrirmene uno.
    
    “Non sono cazzi tuoi Salvo. So fare il mio lavoro e conosco i limiti ” Il semaforo diventa verde. Ripartiamo. “Si lo so Paola Ma te l’ho detto, prima o poi troverai qualcuno che non ci starà a subire le tue prepotenze E quel giorno le pagherai per tutte”
    
    Mi vesto e nel farlo indugio sulla mia immagine riflessa nello specchio vedo un uomo ma non il maschio e immediatamente la mente mi spara ricordi come fossero flash accecanti ricordi parole udite di come l’uomo debba sempre essere cosi &egrave sempre stato cosi mio padre nei riguardi di mia madre, e prima di lui il nonno con la nonna e in quegli attimi sembra quasi che le loro immagini mi stiano ora guardo severe, deluse ed ...
    ... &egrave come se mi puntassero il dito contro gridandomi vergognati!
    
    “Certo Salvo Ti farò sapere nel caso E comunque se stai pensando a quei due mi viene ridere solo a pensarci che possano fare qualcosa. Una vecchia vedova brutta come il peccato e uno sfigato che si regge in piedi a malapena ” “Ma cosa vuoi che facciano ahah”
    
    Caccio quei fantasmi allontanandomi dallo specchio prendo le chiavi ed esco, suonando subito alla porta della mia vicina.
    
    La mia risata di spregio chiude definitivamente il discorso
    
    Sento i suoi passi, li conosco ormai, i giri di chiave nella serratura e la porta che si apre ‘ciao caro, vieni ho già messo su il caff&egrave’ La seguo &egrave sorprendente come alla sua età sia ancora cosi lucida e risoluta e sappia sempre cosa fare. Le mie riflessioni sono interrotte di colpo dalla sua voce ‘sai, dovremmo scoprire chi &egrave quella grandissima zoccola’ ‘ah cosa?’ mi lascio sfuggire, sorpreso
    
    Rientriamo in commissariato. Io e Salvo ci separiamo. Devo redigere un paio di verbali prima di andarmene.
    
    ‘Si, chi &egrave, dove abita, cosa fa, non starà mica tutto il giorno in quella specie di fortino e allora non avrà alcuna divisa a proteggerla. Si bisognerà studiar bene quella troia e poi vedremo come ripagarla delle sue gentilezze.
    
    Per il pomeriggio ho intenzione di tornare in palestra. Mi voglio allenare per bene anche oggi.
    
    Le sue parole mi colpiscono. Cosa avrà in mente Agnese mi domando. Nella mia mente di uomo tranquillo e ligio alle ...
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