1. Le lacrime delle donne 4/8


    Data: 05/09/2020, Categorie: Sentimentali Autore: RunningRiot, Fonte: EroticiRacconti

    ... inutile. Da una parte della casa arrivano i rumori di una doccia. Annalisa entra nella camera, illuminata solo in parte dalla luce dell'attiguo bagno. Si siede per terra nell'angolo più buio. Il letto è sfatto, dalla testiera pendono ancora le manette di cui parlava la donna, sul comodino in bella mostra un flacone di lubrificante ma nessuna traccia di profilattici. La parte olfattiva è soddisfatta dal profumo che evidentemente la donna si è data prima di andare via, un Poison un po' banale.
    
    L'uomo compare sulla soglia del bagno, attaccando l'accappatoio a un gancio. Anche lui è un bell'esemplare, riconosce Annalisa, cinquant'anni portati strabene, capelli brizzolati, viso interessante, maschio. Appare completamente rilassato.
    
    - Dottor Marcucci buonasera...
    
    - Chi è lei? Come è entrata? - chiede l'uomo dopo un sobbalzo.
    
    - Dalla porta. Eh no, fermo, immobile. Stia immobile.
    
    L'uomo si blocca. Aveva istintivamente cercato di aprire l'anta scorrevole di un armadio ma, osservando meglio la ragazza vestita di nero, si è accorto che ha in mano una pistola. Con tanto di silenziatore.
    
    - Volevo solo prendere un pigiama per coprirmi... - biascica, anche se sembra avere superato l'iniziale spavento.
    
    - Naaaa... lasci stare. Primo, perché in fondo è un bel vedere. Secondo, perché denudare una persona prima di interrogarla è proprio l’Abc. Si sieda sul bordo del letto, per favore, così.
    
    Un'altra cosa che Annalisa deve riconoscere è che Marcucci ha una bella dose di ...
    ... autocontrollo. Ha persino abbozzato un mezzo sorriso al suo complimento. Su quel letto devono esserci passate carovane di troie, ne è convinta.
    
    - Lei però non è della polizia...
    
    - Le pare? Quelli arrivano all'alba, fanno un sacco di casino. Noi siamo più riservati.
    
    - "Noi" chi, mi scusi?
    
    - Cyber Agenzia Operativa per la Sicurezza. Caos. Mai sentita?
    
    - No...
    
    - Beh, è vero, teniamo molto alla nostra riservatezza. Dovrei farle un paio di domande a proposito di un nostro comune amico, Totò Lovecchio.
    
    - Mai sentito...
    
    Quello che esce dalla pistola di Annalisa è appena un fruscio. La pallottola che infrange il gancetto che regge il quadro sopra il letto di Marcucci, probabilmente una stampa numerata di Giacomo Balla, quella sì che fa un bel rumore. La cornice sbatte sulla testiera di ferro battuto e il vetro si frantuma sulle lenzuola. L'odore di cordite si sovrappone a quello del Poison nella stanza. Per la seconda volta Marcucci sobbalza.
    
    - Dottor Marcucci, mettiamoci d'accordo: non sarò della polizia ma questo non significa che abbia tempo da perdere. Io da lei voglio solo una informazione. Chi è l'uomo che le ha chiesto di contattare Lovecchio per conto dei calabresi?
    
    - Voi siete quelli del macello di Roma, vero?
    
    - Intende Massimina? Sì, siamo noi, cioè, sono io.
    
    - Lei ha ucciso cinque persone? Lei?
    
    - Sì, cioè no, quattro, non voglio prendermi meriti che non sono miei. Il quinto è stato centrato da un drone.
    
    - E Lovecchio che fine ha ...