1. Amanda


    Data: 02/09/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Judicael Ouango, Fonte: EroticiRacconti

    ... sentivo posseduta. Presa. Fatta donna. Ogni mio spazio intimo era occupato. Non ero stata messa a tacere. Semplicemente, avevo riposto le chiavi del mio piacere nelle sue mani.
    
    Venni così forte che risucchiai letteralmente la sua mano con i miei spasmi.
    
    Si alzò dandomi modo di vedere la potenza del suo fisico. Sembrava una statua di uno scultore rinato dell’antica Grecia e col potere di dare vita alla pietra. La natura con lui era stata decisamente generosa. Era alto, ben proporzionato con un bellissimo culo. Non credo avrei mai potuto indovinare quanto fosse perversa la sua mente, anche perché non avevo nemmeno idea di quanto lo fosse la mia. Le esperienze trasgressive erano state più un passatempo per evitare la noia, ma Robert era una presenza incredibilmente reale. Sin dalla prima volta che lo vidi, ero stata attratta da lui. Sfortunatamente, non ero l’unica, e in quella discoteca, anche un paio delle mie amiche ci provarono.
    
    Ci ritrovammo per caso una mattina al bar. Così scoprii che non abitava lontano da casa mia. Fu così che cominciammo a vederci. Erano erano passati due mesi da quella mattina ed io, ora, ero legata al letto, offerta a lui.
    
    Robert entrò in me lentamente. Come per farmi sentire la grandezza della sua verga. Era enorme. Era alto quasi due metri e il suo cazzo era coerente con la sua statura. Lo sentii scivolare in me e lo accolsi con ardore. Col pollice, mi toccava il clitoride, mentre con una mano, mi stringeva un seno, muovendosi ...
    ... ritmicamente dentro di me. Era eccitatissimo, lo avvertivo dalle pulsazioni del suo pene dentro di me. Si fermava giusto sull’orlo dell’orgasmo, poi riprendeva adagio. Ero striata di nero, coperta da un nero, cullata nel piacere, senza obblighi, donata.
    
    Subito dopo Robert mi sollevò e fece sì che salissi sopra di lui per impalarmi sul suo cazzo. Potevo muovermi e lo feci. Guardandolo negli occhi, attenta a non farlo esplodere, pur cercando egoisticamente il mio piacere. La scena mi piaceva, lo specchio che c’era di fronte, che prendeva quasi tutta la stanza, rimandava l’immagine dei nostri corpi felici.
    
    Il suo pene andava e veniva dentro di me, mentre teneva gli occhi chiusi come per assaporare meglio le sensazioni. Con meno intensità, gli venni addosso rimanendo ferma per sentire il suo cazzo pulsare.
    
    “Slegami”, gli dissi. Lui sorrise facendo splendere i suoi denti, mi sciolse le mani, poi i piedi. Si sdraiò sul letto accanto a me. Scivolai giù e mi infilai il suo pene in bocca. Avevo proprio voglia di sentirlo. Il piacere di un uomo ha il suo culmine proprio lì. Con il cazzo in bocca, riuscivo a percepire chiaramente il livello di desiderio di un uomo per me. Ero rea del suo piacere, lui era affidato a me, cosi come in un certo modo io lo ero stata a lui.
    
    Spinsi più che potevo il suo membro nella mia gola. Volevo prenderlo tutto. Tentativo vano viste le sue dimensioni, ma volevo fargli sentire anche il mio desiderio, cosi come lui mi aveva posseduta prima, lo facevo io ...