3. il weekend al mare (2° parte)
Data: 31/08/2020,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: trombamico74, Fonte: Annunci69
... bagnare le mutande”
Adesso era la voce di sua zia.
Evidentemente erano in camera di lei e trovandosi dal lato opposto del piano e non pensando alla veranda in comune si sentivano in piena libertà di esprimersi come se fossero sole in casa.
In un sol colpo, era stato confessato un rapporto incestuoso lesbo, che probabilmente si protraeva sin dalla giovane età delle due sorelle, ancor prima che entrambe prendessero marito.
Il cazzo di Fabrizio duro e dritto, come l’ago di una bussola che indica il nord puntava verso le persiane accostate della camera della zia, trascinandolo in punta di piedi verso quella direzione.
Arrivato dietro la solita pianta e guardando dentro, in direzione dello specchio, colse perché improvvisamente non sentiva più parlare.
Le lingue, avvinghiate l’una nella bocca dell’altra mentre frugavano tra i denti e il palato risucchiando tutto quello che trovavano erano troppo prese per emettere alcun vocabolo che non fossero semplici vocali, mentre le dita dopo averle liberate di ogni vestito correvano dal collo verso i capezzoli, per poi prendere l’intero seno come un panettiere che maneggia l’impasto.
Fabrizio con il cazzo tra le mani non credeva ai suoi occhi, entrambe si conoscevano a perfezione, sapevano dove toccare, cosa leccare, le parti da baciare e quelle da accarezzare, ognuna toccava il corpo dell’altra come un’estensione del suo.
Dopo un po’ anche le mutande inizialmente spostate, lasciarono il posto alle dita, per poi ...
... definitivamente sfilate, far sì che le lingue voraci e lascive si addentrassero tra i sessi umidi creando un intrigo di labbra.
Le labbra di sua zia succhiavano le grandi e piccole labbra di sua madre e viceversa, in un fantastico sessantanove; mentre le mani affondavano le dita sui glutei, allargando sempre più la fessura che dalla figa scorre verso la rosellina, che a ogni colpo di lingua sulla figa, pulsava rilassando i muscoli dello sfintere allargandosi.
Dopo un po’ i respiri si fecero più profondi e le labbra si spostarono sul clitoride, succhiandolo come se fosse un piccolo cazzetto da spompinare, mentre le dita, racchiuse a cono, iniziarono a fare dentro e fuori dalla figa, come un cazzo che chiede solo di riempirla fino in fondo.
Fisicamente le due donne erano molto diverse, più alta ed esile la zia, più bassa e in carne sua mamma, ma al contrario di ogni previsione, benché la mano di sua mamma fosse più grande, sprofondava interamente dentro la figa della zia fino al polso senza opporre nessuna resistenza, mentre al contrario la mano della zia entrava sino alle nocche fermando la sua corsa, malgrado la zia ad ogni colpo ruotando il polso cercava di spingerla sempre più in fondo senza riuscirci.
Solo le labbra strette a succhiare e spompinare senza sosta i clitoridi smorzavano ogni grido di piacere che si sarebbe sentito sin da fuori.
Fabrizio con il cazzo duro come il marmo per l’erezione mattutina e per la scena che gli si mostrava davanti si masturbava ...