La gatta sotto il tavolo che scotta (pt 1/3) da “il diario di anna”
Data: 29/08/2020,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: icecool, Fonte: Annunci69
Mi guardavo allo specchio vestita dell’intimo nero che piaceva molto a mio marito e tutto sommato facevo ancora la mia bella figura. Gli anni passavano ed oltre al fisico anche le esigenze erano mutate, si erano evolute, da situazioni basiche dei rapporti classici di coppia a forme più raffinate ed complesse di erotismo, non solo legate al rapporto a due ma ad una molteplicità di situazioni che includessero altri attori. L’ esplorazioni di queste situazioni ha portato alla luce aspetti dei nostri caratteri che nella prima fase della nostra convivenza erano sopiti ma latenti e che l’evoluzione della nostra vita ha portato a galla.
Probabilmente l’incontro del pomeriggio era una di queste situazioni: già nei rapporti avuti con qualche coppia amica, una situazione che mi era particolarmente piaciuta e che in seguito avevo raccontato a mio marito, era il rapporto in contemporanea con due maschi, quando entrambi, nelle sviluppi degli incontri, si dedicavano a me, al mio corpo, usandolo e facendomi godere come fossi stata la sola donna della serata, senza distrazioni di altre donne, facendomi sentire desiderata ed unica.
Il giorno prima, in modo abbastanza misterioso, Luca mi disse di prepararmi per il pomeriggio seguente, ci saremmo diverti mi disse ed aggiunse che soprattutto io mi sarei divertita. Non capendo bene il senso della frase gli dissi “in che senso scusa” ma Andrea aggiunse, senza rispondere direttamente alla mia domanda “Anna, metti l’intimo nero, quello che ...
... mi piace molto, sai quello, mentre sopra vedi tu … “ e se ne andò a correre.
Rimasi un po’ perplessa, l’indicazione datami era abbastanza esplicita sulla natura dell’incontro ma mancavano alcune informazioni in modo particolare con chi.
Provai la sera ad affrontare di nuovo l’argomento, ma Luca sviò le mie domande dicendomi che era una sorpresa.
Guardandomi allo specchio osservai meglio come l’intimo nero mi fasciava il seno e girandomi di schiena verso lo specchio, come le mutandine risaltavano le forme delle mio sedere, mi rividi giovane ragazza che provava il suo primo intimo nella sua stanzetta, fantasticando su come mi avrebbe vista il primo ragazzo serio con cui uscivo. Era lui che, durante i primi momenti di intimità, quando eravamo ancora agli inizi del cammino che mi avrebbe condotto verso i piaceri della carne, quando la soglia dei preliminari era stata varcata ma il rapporto fisico non ancora consumato, quando le sue mani avevano già esplorato i miei pertugi e come io avevo preso coscienza del suo sesso, mi chiese di potermi ammirare inguainata in un bel intimo nero, molto più seducete e stuzzicante di una classica mutandina e reggiseno di cotone. E ricordo ancora la punta di vergogna quando, uscendo dal paesello di campagna andai in città a cercare qualcosa in un negozio che pensavo vendesse quello che cercavo, un intimo bello e sexy. La commessa, una signora di mezza età, alla mia richiesta, invero un po’ confusionaria, sorrise e capendo la situazione mi ...