1. Blade: Notti insonni


    Data: 27/08/2020, Categorie: Etero Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... nuove (grazie, alan!). Questa era fatta. Ora si trattava di rivenderlo.
    
    Una fortuna che per quello potevo contare su Zhara. So cosa state pensando: perché non lavori? Semplice: non ci tengo a essere parte del sistema. Certo, sicuramente potreste obbiettare che, lavorando per lo S.H.I.E.L.D. tecnicamente farei comunque parte del sistema. Probabile. Per me conta non farmi schiacciare come un insetto. Non ho mai voluto essere uno di quegli impiegati che vengono considerati solo come numeri. Dato che non mi basta essere un numero anonimo, eccomi qui.
    
    E ora, la seconda domanda che sicuramente vi fate: Chi é Zhara?
    
    Zhara era una leggenda nel sottobosco non eccessivamente lecito di New York. La sua organizzazione si estendeva a tutta la costa est degli States. Zhara trafficava con tutte le merci rubate. Dai computers alle armi da fuoco illegali. Ma Zhara aveva una linea di confine, un limite autoimposto che le impediva di trafficare in organi umani e droghe. Per il resto, Zhara era spietata e furba a sufficienza da giocarsela su quel terreno. Un tale e la sua rete cercarono di metterle i bastoni tra le ruote. Lei chiamò in causa Punisher (sì, proprio il tizio col teschio sul petto e il fucile perennemente pronto al fuoco). Risultato? Il tale e la rete finirono all’altro mondo e Zhara attese che Frank Castle si cercasse un altro bersaglio prima di riprendere con la sua vita. Che io sappia é stata l’ultima volta che qualcuno si sia deciso a contenderle il mercato… Di Zhara ...
    ... prima che divenisse quel che era ora si sa ancora veramente poco, quasi nulla. &egrave araba, poco ma sicuro. Qualcuno dice che viene dall’Iran, altri sostengono dall’Afghanistan. Ciò che si sà é che Zhara non ha famiglia, o la nasconde decisamente bene. Scuole? Sicuramente il suo inglese denota una pratica lunga e fruttuosa. Sicuramente parla anche arabo visto che una volta l’ho vista leggere in lingua araba. &egrave certo che non é una persona religiosa. Afferma che dio non esiste. Io concluderei sostenendo che é morto a causa nostra. Divagazioni filosofiche a parte, trovare Zhara non é difficile. Di più. Bisogna essere addentri al suo giro e lei é stata molto attenta a costruirlo come una ragnatela. Una prima rete di persone che erano suoi collaboratori fidati. Poi una seconda cerchia, reclutata dalla prima e poi una terza reclutata dalla seconda. E Zhara resta un mito, una leggenda senza volto. Tranne che per pochi.
    
    E tra quei pochi… spiccavo io. Zhara aveva richiesto i miei servizi tramite un intermediario. Io avevo richiesto di vedere in faccia chi mi cercava. Fui accontentato. A metà. Il viso di Zhara, occhi verdi che spiccavano in una carnagione ambrata, era coperto per metà da un cappuccio. Sotto l’abito s’indovinavano seni di tutto rispetto e forme languide che tentavano ogni uomo. Non capii il perché coprisse parte del viso, non mi interessava. Lei mi disse che cosa dovevo fare, io feci il mio dovere e fui pagato. Fine. Ma credo di averla colpita: non era da tutti ...
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