La lunga notte – cap. 8
Data: 24/08/2020,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Autore: Lord Byron, Fonte: RaccontiMilu
... irrigidendosi. Spero possa essere sufficiente a distrarre Francesco, a fargli abbassare la guardia. Per cosa non lo so ancora. Richiudo la giacca di cotone leggero mentre le porte scivolano aprendosi sull’ingresso dell’ufficio. Eliana, la segretaria è in piedi, sta prendendo la borsa per uscire. “Buongiorno signora, il dottore è nel suo ufficio, venga, l’accompagno” Ė una brunetta non tanto alta ma molto ben proporzionata, volto dolce, molto efficiente sul lavoro. Mi precede lungo il corridoio, bussa alla porta di Francesco. “Dottore, se non c’è altro io andrei” Francesco è seduto alla sua scrivania, alza lo sguardo dal computer e mi sorride. “Vada pure tranquilla signorina, più tardi le lascio la pratica Fanzetti sulla sua scrivania” Eliana si dilegua in un secondo, mentre Francesco mi squadra compiaciuto. Il suo sguardo mi sta radiografando. “Bene, sono contento che tu sia venuta, saggia decisione.” “Tu credi? Non lo so ancora, ma ho deciso di ascoltare quello che hai da dire.” rispondo con un tono seccato, come se della cosa non me ne fregasse nulla. “Siediti, allora” La mano indica la poltrona davanti a lui mentre i suoi occhi frugano sotto la mia giacca. “Smettiamola Francesco ‘sto giochetto è durato anche troppo. Che vuoi da me?.” “Mah, veramente mi pare che il gioco sia appena all’inizio. Sai benissimo che posso sputtanarti con tutti i nostri amici e con le loro mogli, volendo. Non credo che sarebbero così contente di conoscere la tua seconda attività.” Il mio sguardo ...
... è fisso sul suo volto. “A si? E dici alle mogli dei nostri amici che vai a troie la sera? Sarà interessante vederla, questa.” “Giusto. Ma tanti amici invece potrebbero apprezzare. Chissà, potresti incrementare gli affari, sai che coda su quel viale la sera? Mettiamola così, tu non hai margini di trattativa, per cui farai quello che ti chiedo, quando te lo chiedo, senza fiatare. Mi piace l’idea di poterti scopare quando mi pare ovviamente, ma ho anche bisogno di una troia capace di rapportarsi ad un certo livello per alcuni contatti di lavoro che devo curare, non so se capisci. Direi che per questo sei perfetta.” Un brivido mi corre lungo la schiena. Cerco di reagire. “Mettiamola così, come dici tu. Secondo me tu non hai nulla e stai bluffando, la registrazione, ammesso che tu sia riuscito a farla non significa nulla e difficilmente chi l’ascolterà riuscirà a riconoscermi, per cui piantala e vaffanculo.” il mio tono è deciso, forse solo vagamente troppo metallico a tradire la tensione. La sua risposta è una risata fragorosa. “Così pensi che sia un bluff, brava la mia giocatrice, così mi piaci… Bene, allora sempre restando nella metafora pokeristica non ti resta che venire a vedere… anzi a sentire.” “Va bene, fammi sentire questa registrazione” rispondo accavallando le gambe e scoprendo la fascia nera dell’elastico della calza. Il suo sguardo si abbassa automaticamente. “Certo, però a poker per vedere si paga… e anche qui, mia cara. Altrimenti scelgo io a chi farla sentire.” Lo ...