La mia vita con lei 23 – Viaggio in Svizzera – parte terza
Data: 24/08/2020,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Lesbo
Incesti
Autore: bruno55, Fonte: RaccontiMilu
... culo e con l’aria felice e rilassata, ti assicuro che eri proprio così; ti sembra strano che quando Carola mi ha chiesto se volevo dormire le ho detto di no e ci ho scopato due volte?”.
Gabriella adesso si è calmata e riesce ad abbozzarmi un mezzo sorriso: “Forse ho preteso troppo amore mio; se vuoi dico ad Helen di trovarci un albergo e stiamo con loro solo durante il giorno” “Senti, non mi va di parlarne alle cinque del mattino, più tardi vediamo anche loro come stanno e decidiamo insieme la cosa migliore da fare” “Va bene amore mio; vuoi dormire?” “No?” “Vuoi fare l’amore?” “Neanche!” “Non capisco, cosa vuoi fare allora?” “Niente! Voglio starmene sveglio seduto sul letto a pensare, ti da fastidio?” “No amore, posso stare accoccolata accanto a te?” “Certo che puoi” e si sdraia accanto a me cingendomi l’addome con un braccio e schiacciando i suoi provoloni sulla mia coscia e dopo neanche dieci minuti la sento russare pesantemente come sempre; rimango sveglio a leggere un po’ di notizie sul mio smartphone e vedo la prima cifra dell’orologio passare dal 5 al 6, poi sempre rimanendo seduto mi appisolo anche io.
I colpi sulla porta mi svegliano bruscamente; sono ancora seduto sul letto, il collo indolenzito, e mi giro per guardare lo smartphone che segna le nove e mezza; accanto a me Gabriella continua a russare: “Chi è?” chiedo rendendomi conto tardi che l’ho chiesto in italiano, ciononostante sento rispondere: “Ciao Riccardo sono Helen, volevo dirvi che la colazione è ...
... pronta” “Ah grazie Helen, dacci cinque minuti e veniamo” stavolta sono riuscito a dirlo in inglese, mentre accanto a me Gabriella si stiracchia con gli occhi ancora chiusi: “No Riccardo tranquilli, posso entrare?” mi dice Helen; mi guardo intorno ma in fondo nudi ci ha già visti e quindi le dico di si, lei apre la porta e la vedo entrare con in mano un vassoio con due tazze grosse, due piccole e due bricchi chiaramente con latte e caffè; il vassoio è di quelli con sotto un cuscino, proprio per essere poggiato tranquillamente sul letto: “Vi porto il resto ragazzi” “Helen ti ringrazio ma non c’era bisogno saremmo venuti di la” le dico mentre Gabriella si mette a sedere: “No Riccardo, è necessario e come” mi risponde lei sorridendo mentre esce per rientrare dieci secondi dopo con un altro vassoio con biscotti, pane e la crema di formaggio mangiata anche ieri: “Grazie tesoro, hai avuto proprio un bel pensiero” le dice Gabriella e io le chiedo: “Carola dov’è?” “Sta facendo colazione a letto anche lei, amore mio” mi risponde Helen: “Un bel pensiero anche per lei, brava” “Grazie Riccardo, ma è solo il minimo che posso fare dopo il casino che ho combinato ieri” sto per rispondere ma Gabriella mi fa cenno di lasciar parlare lei: “Tesoro non devi farti perdonare niente, sono cose che succedono; non è facile accettare di fare nuove esperienze possiamo capirti bene” “No Gabriella non potete, perchè il motivo per cui alla fine mi sono comportata in quel modo è stata si la paura ma non di ...