Tutto ha un prezzo
Data: 23/08/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Michellerimini, Fonte: Annunci69
... si faceva. Aveva un altro paio di “culi, due amichette”.
-“Ma il tuo culo è il migliore, sei uno schianto! Obbediente come una suorina”.
Nel dire queste cose mi accorsi che gli era tornato duro.
Mi leccò le orecchie ed accarezzò il petto:
- “Dai, tesoro, usa la bocca, fammi vedere come ingoi”. Servizio completo.
Mi prostrai davanti a lui, chinandomi sul suo cazzo.
Lo succhiai per un po’, non accennava a venire, allora mi prese per i capelli, scopandomi la bocca e schiaffandomelo fino in gola. Tossivo e avevo dei conati.
Mi aiutavo smanettandolo e improvvisamente eruttò, dovetti ingoiare velocemente, per non soffocare. Malgrado questo un po’ di sborra mi uscì dal naso e gli colò sull'inguine impiastricciando il pelo, la leccai via.
“Aahh!.. Che brava che sei, Bella. Ne farai di strada con quel culo e quella bocca..”. Mi soffiai il naso con un tovagliolo di carta, che impiastrai di muco e sperma. Mi fece cenno di baciarlo su una guancia, lo feci, poi uscimmo fuori dalla porta sul retro.
-“Torna a trovarmi presto, Bella, che ci divertiamo ancora”.
Mentre tornavo a casa facevo fatica stare seduto sul sellino perché il culo spalancato mi bruciava e pedalando scivolava fuori il mare di sborra che lui mi aveva riversato
nell'intestino, affatto trattenuto dai pantaloncini colava giù per le cosce.
Avevo ancora n bocca il sapore del suo cazzo, nel naso l’odore della sua folta peluria.
Appena arrivato a casa mi lanciai sotto la doccia che avevamo ...
... in giardino, per lavare via tutto.
-“Ah, sei arrivato, ma hai cenato?”.
Risposi con una parte di verità:
- “Sono stato da Rudi, mi ha offerto qualcosa e io mi sono riempito”.
Si, qualcosa di veramente consistente. Ripensai a quello che era successo, il bruciore al culo me lo ricordava di continuo. Inizialmente mi dissi che non sarei più tornato lì.
Un paio di giorni dopo mi venne voglia, irrefrenabile.
Il mattino, appena alzati, mia sorella disse che servivano delle cibarie, mi offrii
immediatamente per andare a comprarle.
Quando entrai nella bottega c’era pieno di gente, Rudi mi salutò con un cenno della testa, poi:
- “Buongiorno Bello”.
- “Buongiorno signor Rudi, o meglio”. Lo salutai ammiccando..
Quando fu il mio turno gli ordinai le cose che mi servivano, lui si avvicinò con la scusa di prendere della pasta dallo scaffale:
- “Bella, oggi nella pausa pranzo, dopo l’una e mezza” sussurrò.
In effetti sembrava solo, la moglie non c’era.
Annuii, presi la mia spesa e tornai a casa.
Nonostante la voglia c’erano dei sentimenti contrastanti, da una parte non
vedevo l’ora dall'altra mi dicevo che questo non era giusto, che dovevo essere un maschio. Vinse decisamente la prima opzione.
Poco dopo l’una dissi che ero stufo, avevo caldo e che sarei andato in centro.
Prima di andare in paese passai da casa, feci la solita doccia in giardino,
soffermandomi in particolare sul culo. Ero completamente solo, quindi mi pulii anche dentro, ...