Due sorelle spinte al limite
Data: 18/08/2020,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: LucasFromParis, Fonte: Annunci69
... cappella gonfia e paonazza. Finché le loro bocche si intrecciarono. Era il sogno di ogni uomo. Avevano trovato il ritmo giusto. A tratti una scendeva a leccarmi le palle mentre l’altra si ingozzava fino in gola. Poi riprendeva il gioco a due lingue. Gemevo, le fissavo, mi inarcavo sempre più. Avrei potuto andare avanti all’infinito. Mi sentivo in controllo totale e non avevo paura di venire troppo presto. Però volevo anche altro.Volevo tutto.
Ordinai loro di togliersi il vestito. Le lasciai solo con autoreggenti e tacchi. Poi dissi loro “andiamo in camera”. Pochi passi e ci arrivammo. La luce rossa che sempre faceva da protagonista alle mie avventure erotiche si accese. P e S attendevano i miei ordini. “A quattro zampe, forza, fianco a fianco. Inarcatevi bene!” Lo spettacolo che mi si presentò era meraviglioso. I corpi di entrambe erano eleganti e sinuosi. Si stavano offrendo senza ritegno. Potevo prendermi ciò che volevo. Vedevo distintamente le loro fighe. E subito sopra i loro culi. Stretti e scuri. Li avrei spaccati. Ma volevo prima assaggiarli. Mi chinai e iniziare a leccarle da dietro, prima una poi l’altra. Le loro fessure erano indubbiamente umide. La situazione le eccitava nonostante tutto. Qualunque donna (già allora lo avvertivo confusamente), messa nel contesto giusto è in grado di stupire sé stessa, provando piacere a superare i limiti. Non dissero nulla quando iniziai a spingere la lingua nel loro ano. Neppure quando saggiai il loro grado di rilassatezza ...
... con le dita. Era meraviglioso! Con le mani le stuzzicavo allo stesso tempo. Prima un dito in ogni buco, poi 2. Spingevo e frugavo mentre loro gemevano. “Adesso verrete inculate. Entrambe”. Decisi di iniziare da S, quella che non conoscevo fino a poche ore prima. Strofinai sul suo ano. Bastò una leggera spinta e si aprì. Non mi ero sbagliato. Era pronta e amava il sesso anale. Vidi P girarsi, per guardare la scena. La donna gemeva senza ritegno. Iniziò rapidamente a toccarsi mentre la sfondavo senza alcuna dolcezza. Poi toccò a P. Anche lei non oppose resistenza. Ne ero certo, dato che la conoscevo già. Continuai a lungo. Passando dall’una all’altra. Vedevo i loro buchi sempre più slabbrati, arrossati. Aperti. Terminai la danza quando lo decisi io. Doveva essere la mia fantasia fino alla fine e ordinai loro di inginocchiarsi per terra fianco a fianco. Aprirono le bocche senza che io dovessi dire nulla. Gli schizzi arrivarono. Copiosi, densi. Coprirono le loro labbra, le loro lingue protese. Le loro guance. I loro colli. E fui attento a non fare differenze. Ne ebbero una quanto l’altra. Quando finii fu S ad avventarsi per pulire tutto e far sparire di nuovo il cazzo nella sua bocca. Finché non si sgonfiò. La preferivo, ma volevo essere corretto con entrambe le ragazze. E la serata era appena iniziata. Ci riprendemmo lentamente. Ci lavammo e ci ricomponemmo. Ancora qualche brindisi e fummo pronti per recarci all’Overside.
Questo si trovava seminascosto e clandestino, in via ...