L'infermiera (sesta parte)
Data: 23/01/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: masoc, Fonte: EroticiRacconti
Marco passò il resto della giornata in uno stato di prostrazione morale, pensando a quello che sarebbe accaduto e a quello che, purtroppo non sarebbe accaduto ovvero la sua partecipazione alla partita e alle conseguenza che ne sarebbero potute derivare.
La depilazione, ne era sicuro, sarebbe stata dolorosissima, provava sofferenza solo al pensiero. E poi, non avrebbe potuto spogliarsi in presenza di altri per chissà quanto tempo, se lo avessero visto depilato i suoi compagni di calcetto lo avrebbero perculato per il resto della vita.
Già…i compagni di calcetto, come avrebbero reagito alla sua assenza? Ripensò alla promessa fatta. Era proprio nei guai.
Alle diciotto che, ironia della sorte, era anche l’orario di inizio della finale, bussò alla porta di Sonia che gli aprì immediatamente, come se fosse dietro la porta in attesa.
Lo accolse con un bacio e lo fece entrare chiudendo la porta dietro di se.
- Vieni, è tutto pronto – e lo condusse in camera da letto
Sul letto era steso un asciugamani, e accanto, sul comodino c’era una tazza con un intruglio fumante.
- Sbrighiamoci altrimenti si raffredda. Spogliati e distenditi a pancia in giù.
- Ma…tutto?
- No, per il momento togli scarpe, calze, pantaloni e mutande. Poi vedremo.
Marco eseguì gli ordini e si ritrovò disteso sul letto col culo all’aria e la faccia affossata nell’asciugamano. Non aveva il coraggio di guardare.
La sentì armeggiare e poi avvertì la sua presenza su di lui. Avvertì un ...
... bruciore intenso, ma tutto sommato sopportabile sulla coscia destra, capì che gli aveva spalmato la cera calda e ora soffiava per farla rapprendere. A poco a poco il bruciore si affievolì fino a scomparire quasi del tutto.
Improvvisamente una fitta spaventosa, un dolore intenso, più di quanto lui nella sua fantasia si fosse prefigurato, ebbe come la sensazione che gli fosse stato strappato un lembo di pelle.
Urlò, scalciò e si mise seduto toccandosi con cautela la parte dolorante.
Sonia era davanti a lui e reggeva la striscia di ceretta alla quale erano rimasti attaccati ciuffi di peli.
- Vengono via che è una bellezza, diventerai bello liscio come piace a me - così disse guardandolo negli occhi e sorridendo soddisfatta.
- Sonia no, ti prego fa un male cane, non posso farcela
- Devi rilassarti, se stai teso senti più dolore. Ci penso io. Togliti anche la maglietta e sdraiati che ti faccio un bel massaggio rilassante, sono brava lo sai?
A Marco l’idea piacque e seguendo le indicazioni della ragazza si distese distendendo le braccia verso la spalliera del letto e chiuse gli occhi. Sonia gli salì addosso sedendosi sul suo culo e cominciò a massaggiargli la schiena, le spalle e le braccia fino ad arrivare ai polsi.
Era davvero brava come aveva detto e ben presto Marco si rilassò, ma proprio mentre stava cominciando a provarci gusto Sonia, con mossa repentina, gli serrò i polsi con delle manette che erano agganciate alla spalliera del letto. Marco si ritrovò con ...