1. Confessioni di un bisex 2


    Data: 06/08/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69

    Stranamente avevo la mente sgombra da pensieri; mi sentivo leggero e soddisfatto. Quanti anni avevo atteso per provare quell'esperienza.
    
    Arrivai a casa e, senza esitare feci una doccia prima che arrivasse mia moglie e senza dare, quindi, troppe spiegazioni.
    
    Riposi sia il tubetto della crema che il flacone dell'olio nel cassetto dove tenevo il mio occorrente per radermi, dove mai mia moglie sarebbe venuta a curiosare, e aspettai il suo arrivo.
    
    L'accolsi con un grande abbraccio, che lei apprezzò molto e le proposi una pizza in una delle migliori pizzerie del posto. Prenotai e lei contenta si andò a preparare.
    
    Attuai la terapia suggerita da Mimmo, per cui, fin da quella sera, iniziai ad usare l'olio, sia sui capezzoli che sul perineo. Aveva parlato di un leggero pizzicore, invece più che pizzicore sentii un vero calore che si irradiò anche nelle zone limitrofe, per niente sgradevole.
    
    La mattina successiva toccò alla crema e, come da sua prescrizione, oltre alla mucosa esterna, facendo scivolare il dito, ne misi anche un po' nel retto.
    
    Il giovedì successivo, e ancora l'altro, ci incontrammo ed ebbi modo di apprezzare sempre più il suo cazzo.
    
    Lui volle controllare l'effetto del suo olio sui capezzoli, che dopo quindici giorni di trattamento, al solo toccarli, diventavano duri e ritti e, se sfiorati, mi facevano eccitare in modo parossistico.
    
    La stessa cosa si verificava nella zona anale, che acquistava sempre più sensibilità.
    
    "Credo che sei pronto; ...
    ... giovedì prossimo, sarà un giorno speciale, che ne pensi?" disse.
    
    Dopo un attimo di esitazione, gli risposi:
    
    "Sì, va bene, anche se ho un po’ paura".
    
    "Paura, e di cosa?" aggiunse.
    
    "Vedrai che ti piacerà, più di come ora ti piace prenderlo in bocca".
    
    E così dicendo, mi fece inginocchiare davanti a lui e volle un pompino, a suo dire, completo. Infatti non avevo ancora ingoiato il suo seme ed ora voleva che lo facessi.
    
    Mi venne in bocca e, per non farmelo sputare, mi tenne la testa bloccata al suo pube, quando sborrò.
    
    Era davvero abbondante, ma, così costretto, dovetti per forza mandarla giù.
    
    Inizialmente la sensazione fu di devota sudditanza, per cui lo feci volentieri, ma poi una leggera nausea mi accompagnò per il resto del pomeriggio.
    
    Prima di salutarci, mi suggerì di usare l'olio, con cui umettavo capezzoli e perineo, anche sul buchino, avvertendomi che il possibile bruciore, che avrei avvertito, sarebbe durato solo pochi minuti.
    
    "Ti invierò un WhatsApp e ti dirò come devi prepararti per giovedì prossimo"
    
    "In che senso?" chiesi.
    
    "Avrai le informazioni lunedì".
    
    Poi.... più nessun messaggio, e così mi tenne sulle spine fino al lunedì successivo.
    
    "Buongiorno, amico mio, come va?"
    
    "Buongiorno, benino e a te?" risposi
    
    "Allora giovedì si avvicina: sei convinto su ciò che desideriamo fare?" disse.
    
    "Se pensi che sia pronto, ti dico di sì"
    
    "Io ne sono convinto, ma devi esserlo anche tu, e, se sei pronto, voglio dirti un po' di cose" ...
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