1. Lo scambio


    Data: 06/08/2020, Categorie: Trans Autore: Federossetta, Fonte: Annunci69

    ... "Ma non è neanche il primo episodio che sento raccontare. Di sicuro il primo con il quale ho una relazione diretta. Queste cose accadono di solito quando uno ha qualche sorta di colpa da espiare, come il fatto di aver insultato Denise il giorno prima. Oppure può avvenire se viene lanciata una maledizione o ancora per altri fatti che non si sanno spiegare."
    
    Dal finestrino riconobbi i palazzi della mia città.
    
    "Comunque è di sicuro molto raro e a dir poco impossibile che accada. Di solito per ritornare alla "normalità" bisogna fare ciò per cui lo scambio di persona è stato compiuto. Anche a me è capitato. Quando ero piccolo, ero solito vantarmi della mia ricchezza. A scuola, quindi prendevo in giro coloro che si vestivano male e avevano una condizione di vita minore della mia."
    
    Andrea svoltò e davanti a noi si presentò l'ospedale.
    
    "Una notte sognai, ma mi sembrò il tutto molto reale, che ero quella bambina povera sempre oggetto dei miei scherzi. Lei era ancora sveglia, e lavorava duramente in un locale per guadagnarsi da vivere."
    
    Finalmente eravamo arrivati. Andrea spense la macchina e si girò verso di me, continuando a parlarmi.
    
    "Allora capii cosa dovevo fare. Il giorno dopo mi svegliai e a scuola cominciai a regalare sorrisi o qualche soldino a chi era abituato a riceverne pochi. Ben presto cambiai e divenni col tempo il ragazzo che sono ora."
    
    "Quindi mi dici che semplicemente devo rendermi conto del perché sono nel corpo di Denise?" Chiesi.
    
    Lui ...
    ... sorrise e assunse un'espressione indecifrabile. Sembrava facile ma non lo era. Avevo cercato di aiutare Denise a migliorare, ma non era successo niente.
    
    "Ora ti consiglio di andare, tra un po' scade l'orario di visita."
    
    "Vieni anche te, per favore." Implorai Andrea, al punto che mi seguì fino al letto dove Federico Fermo mi aspettava, e con lui la mia vita precedente.
    
    Al mio capezzale c'era una sola persona, girata di schiena. Io feci segno ad Andrea di aspettare che quella uscisse, per rimanere gli ultimi cinque minuti con il mio vero corpo.
    
    Sembravo dimagrito ed ero più pallido. I capelli erano poco più lunghi e piccoli boccoli mi scendevano lungo le spalle.
    
    La persona di schiena si alzò e riconobbi Edoardo. Assunsi un'espressione stupita e Andrea mi mormorò: "È lui Edoardo?" Annuii. Era lui. Ed era stato in tutti questi giorni all'ospedale con il mio corpo in coma, mentre io mi divertivo con Denise. Probabilmente a soffrire al mio posto c'era proprio la sua anima, che in qualche modo si stava mettendo alla prova.
    
    Edoardo si guardò intorno prima di chinarsi su di me e baciarmi. Poi se ne andò. Quindi la sua non era mai stata solo un'amicizia, ma qualcosa che andava molto oltre.
    
    Che stupido a non averlo mai capito. Vedendo quella scena non mi trattenni più e corsi alla macchina, mille pensieri baluginavano nella mia testa.
    
    Andrea sembrava avere in qualche modo capito il mio stato d'animo, tant'è che rimase zitto per tutto il viaggio di ritorno fino a casa ...
«12...192021...»