Lo scambio
Data: 06/08/2020,
Categorie:
Trans
Autore: Federossetta, Fonte: Annunci69
... muoveva armonioso.
Avendo le redini del gioco lo feci distendere sul pavimento della piscina, il rumore di acqua in sottofondo.
Poi mi coricai su di lui e iniziai un 69.
Era questa una posizione nuova che non avevo mai provato con nessuno e risultò essere molto producente.
Il suo cazzo duro aveva gusto di sapone e di piscio, e mi ricordò di nuovo Edoardo. Con un movimento brusco della testa lo scacciai dai miei pensieri. Adesso era Andrea il mio principe.
Quando sentii che si stava stufando, rientrai nella vasca e mi sedetti. Lui arrivò subito e lentamente cominciò a cercare il mio cazzo con il suo buco.
Quando lo trovò, si bagnò le mani e cominciò a segarlo, poi affondò.
Il suo urlo leggero si diffuse per tutta la grande stanza.
Era pesante dare i colpi con il fisico che avevo ma mi concentrai e allungai le mani verso i suoi capezzoli per tenermi. Lui sembrava godere sempre di più.
Allora lo fermai e uscimmo dall'acqua. Cambiai dildo per prenderne uno più grosso e soddisfacente.
Lo sbattei contro il muro e lo continuai a fottere.
Le mie tette erano ingombranti e strusciavano contro il suo corpo, impedendomi certi movimenti.
Si avvinghiò alla mia collana per tirarmi a se e baciarmi.
Quando ci staccammo dal muro, il suo buco del culo era talmente aperto che il mio cazzo, più grande di qualunque pene normale, ci entrava comodamente.
Attratto dal suo ano sfondato, vi appoggiai la mia faccia contro e leccai tutto quello che c'era.
Poi, ...
... rendendomi conto di aver terminato il rapporto, salii verso il cazzo turgido di Andrea e grazie alla bocca prelevai il suo seme.
Un gusto dolce e pastoso come non lo avevo mai sentito mi riempì la bocca, e anziché tenermelo tutto per me, lo condivisi con lui, abbracciandolo e baciandolo sul pavimento.
Quando ci fummo sistemati, notai che il suo umore era cambiato. Sembrava un po' turbato.
"Cosa hai?"
Lui stava ancora ansimando leggermente.
"Non lo so Deny, è stato bellissimo e ti ringrazio, ma adesso vorrei fare un po' ordine nella mia testa."
E io no? Pensai, ma non lo dissi, comprendendo almeno in parte il suo turbamento.
"Ok, anch'io ne sono stata felice."
Lui sorrise. "Esci e tira il cordino fuori dalla stanza, Anna verrà e ti accompagnerà fuori. Se vuoi ti può dare anche da mangiare."
Adesso ero infuriato. Prima gli facevo un favore e poi lui mi ringraziava allontanandomi in malo modo. Però annuii, apparentemente sereno, e salutai andando via.
Capitolo 11: Pietro
Dovetti fare tutta la città a piedi da solo, una giovane ragazza carina e con la faccia di una che aveva appena scopato. Molti mi lanciavano sguardi vogliosi. Un gruppetto di ragazzi mi salutò con fischi.
Mancavano ormai pochi minuti a casa mia quando incrociai un gruppo di amici della vera Denise.
"Incrociare" era una parola non proprio esatta, infatti furono più loro a cercarmi che me.
Erano una decina e sembravano molto arrabbiati. Il loro "capo" sembrava essere l'ex ...