1. La collega di lavoro (parte 1)


    Data: 05/08/2020, Categorie: Lesbo Autore: Nadia89, Fonte: EroticiRacconti

    ... arrivo a capire. Calde lacrime sgorgano dai miei occhi, ed inondano la federa del mio cuscino, mentre sono scossa dai singhiozzi. Sto pensando a Milena, il mio pensiero su di lei è così forte e potente che ho quasi l’impressione che possa trasformarsi in un oggetto solido che mi faccia esplodere il cervello in pezzi.
    
    Penso al suo sorriso, alle sue labbra. Ai suoi capelli che sembrano un campo di grano, illuminati dai suoi occhi che sembrano l’azzurro del cielo. Penso al suo corpo da favola sotto il tailleur, bello, sodo, vorrei allungare le mie mani suoi suoi fianchi, sentire il contatto con la sua pelle calda.
    
    Mi accorgo di essere disperata, perché non faccio altro che ripetermi che lei non sarà mai mia, perché lei è etero. Ma la vorrei, con tutta me stessa, vorrei sentirmi una cosa sola con lei, vorrei fare l’amore con lei.
    
    Mi metto a sedere sul letto, asciugandomi le lacrime. Solitamente, quando sono triste oppure sono troppo stressata, un bicchiere di vino rosso mi fa bene. Vado in cucina, scelgo una bottiglia e la apro. Verso quel liquido rubino nel bicchiere, ed in due sorsate lo finisco. Sento quel liquido che scende dentro di me donandomi un po’ di tepore.
    
    Non mi sembra il caso di attaccarmi alla bottiglia e di diventare una alcolizzata quindi, anche se mi finirei tutta la bottiglia volentieri, chiudo tutto e me ne torno a letto.
    
    Mi distendo, al buio. Il vino sta facendo il suo effetto, mi sento più rilassata.
    
    Milena non sarà mai mia. Oltre ad ...
    ... essere etero, è troppo figa e troppo intelligente. Lei può avere tutto, perché accontentarsi di me? Io ormai sono un rottame di donna, buona solo per lavorare.
    
    Penso al suo corpo, mi immagino mentre si spoglia davanti a me. Sento che sto per andare a fuoco.
    
    Dormo con una leggera sottoveste, sotto sono nuda ad eccezione delle mutandine.
    
    Mi sfilo la sottoveste, ed inizio a massaggiarmi e a toccarmi. Le mie mani accarezzano i miei seni, il mio ventre, i miei fianchi, le mie cosce, come se fosse Milena a darmi quelle carezze.
    
    Il mio corpo si risveglia, ed una voglia incredibile mi assale. Sono affamata di piacere e ho voglia di un orgasmo.
    
    Mi sfilo le mutandine, ed inizio a massaggiare il mio sesso con entrambe le mani. Mentre le dita della mia mano destra penetrano nella mia vagina umida, quelle della mia mano sinistra massaggiano dolcemente il clitoride con movimenti circolari. Mi sento proiettata indietro di almeno 15 anni, quando ero una adolescente arrapata che si masturbava anche due o tre volte al giorno, sotto la doccia oppure nel letto poco prima di dormire, mentre si immaginava un bel cazzo duro che la penetrava e le sborrava dentro.
    
    Adesso invece mi stavo immaginando la lingua di Milena, completamente immersa tra le pieghe della mia figa, mentre lecca la mia carne umida facendomi godere. Mi stavo immaginando i suoi capelli lunghi e biondi che coprono le mie cosce, mi stavo immaginando il suo profumo che riempiva le mie narici, il profumo del suo corpo ...