1. Un compito impegnativo -parte4-


    Data: 30/07/2020, Categorie: Anale Prime Esperienze Maturo Autore: camajamal, Fonte: xHamster

    ... laterale il grembiule da cucina e glielo infilai addosso: “Mettilo per evitare che gli schizzi di olio ti vadano a finire sulla pelle, non vorrai scottarti vero?”.
    
    Con modo gentile, le feci un nodo dietro per bloccare il grembiule, lasciandoglielo leggermente largo; presi il vibratore sulla mano destra e, baciandola sul collo, infilai la mano sinistra nello spazio tra il grembiule e la appoggiai sopra la sua mammella.
    
    Non disse nulla, reclinò indietro la testa e continuò a far saltare le zucchine sulla padella, rigirandole con un mestolo; continuai a passarle la lingua umida tra la spalla destra e il collo con movimenti lunghi e regolari, schiacciandole e titillandole il capezzolo; quest’ultimo divenne ben presto turgido e riuscì con più facilità a passarmelo tra le dita.
    
    Sentivo lo sfrigolio dell’olio e il suo respiro più profondo, il suo cuore aveva aumentato gradualmente il battito; lo potevo sentire attraverso il collo.
    
    Continuava a cucinare le verdure senza parlare, come se non stesse succedendo nulla; sentivo però la sua eccitazione salire nuovamente: a quel punto decisi di far entrare in scena l’aggeggio, così passai la mano destra sotto il grembiule fino alle cosce, appoggiai l’indice in cerca della sua spacca e le feci scorrere dentro la pannocchia fino alla metà della lunghezza.
    
    “Mmmmmmhhh … oddio mio …. Che fai?!? Ti prego, nooo, non adesso … così così siii…aaaammh” – sentii vibrare la padella sui fornelli e il suo corpo scosso da un fremito ...
    ... improvviso; buttò la sua testa indietro fino a toccarmi il petto, gli occhi dilatati e lo sguardo verso l’alto, con un’espressione tra stupore e supplica.
    
    La cinsi a me con la mano sinistra sempre più decisa nei modi verso il capezzolo e la destra che scorreva in alto e in basso assecondando la penetrazione del gingillo giallo.
    
    Le presi adesso a mordicchiarle la schiena e il collo facendola andare in fermento e le feci vibrare la mano che reggeva la padella sfrigolante; sentivo il suo respiro rompersi a ogni passaggio del vibratore, la sua superficie irregolare farla godere come non mai.
    
    Continuai a smuovermi con maggiore vigore sui tre fronti su cui ero impegnato, portandola a emettere lamenti e gemiti quasi sussurrati, per la sede inusuale nella quale stavamo; davanti ai fornelli in cucina, quasi un tabù nel momento sacro di preparazione del cibo.
    
    Mi ricordai all’istante che avevo tra le mani un ‘vibratore’, perciò feci la cosa più naturale in quel momento: l’accesi girando la ghiera rotante.
    
    “Mamma mia … ti prego, amore” – lasciò di colpo padella e mestolo e si portò le mani sul grembiule all’altezza del pube, prese a spingere con forza sul suo ventre, mentre il mais vibrante faceva egregiamente il suo dovere; adesso sentivo la presa sulla pannocchia sempre più scivolosa perché Sonia si stava bagnando tutta, anche le cosce si stavano stringendo su se stesse perché stava montando l’orgasmo e si bagnarono di conseguenza.
    
    Portai la mano sinistra dal capezzolo fino ...
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