L’Esperimento dell’Alchimista – un racconto porno fantasy
Data: 28/07/2020,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Autore: NuovoMenestrello, Fonte: RaccontiMilu
... scegliere… – Finny forza, ce la puoi fare, ce la puoi fare – la incitò Marys. – Guardie andate a prendere una seconda radice – minacciò l’Alchimista. – No, no… lo faccio – disse infine Finny afferrando lo zenzero. Come aveva fatto il giorno prima Marys, si chinò lievemente sulle ginocchia e infilò la radice nella vagina. Nell’istante stesso in cui penetrò, le mucose le andarono in fiamme e il bruciore divenne subito insopportabile. – Non posso… non posso! – urlò Finny piangendo – non ce la faccio. – Guardie… – continuò l’Alchimista – procedete. – No! NO! – urlò Finny – No vi prego! Quindi si sfilò rapidamente la radice dalla vagina e guardò la sua amica. – Che vuoi fare? – le chiese Marys incatenata al muro e impossibilitata a muoversi. – Mi spiace Marys – sussurro Finny tra le lacrime – tu sei più forte. – No ti prego Finny, non posso farcela di nuovo, mi fa ancora malissimo… Non fece in tempo a finire la frase che Finny infilò la radice nella vagina della sua amica, della sua sorella. Ci mise qualche secondo a completare l’operazione. La vagina era già gonfia e dolorante e non accolse facilmente l’oggetto estraneo. La clessidra partì. – No!! – urlò Marys sentendo di nuovo quel bruciore fortissimo che ora si abbatteva sulla mucosa già resa sensibilissima delle irritazioni del giorno prima – No ti prego levala… non ce la faccio. Il rumore delle catene a cui Marys era bloccata iniziò a tintinnare sempre più forte mentre la ragazza si dimenava per liberarsi. – Ahh!!! – urlò in ...
... preda alla sofferenza – Perché mi stai facendo questo! Puttana! Troia! Levamela! – Mi spiace – piangeva Finny – Mi spiace, lo giuro non volevo… – Se non volevi non lo facevi! – sentenziò Marys urlando dal dolore. Gli occhi le si riempirono di lacrime di sofferenza – Mi fidavo di te, eri una sorella! Perché!? Intanto l’Alchimista sembrava compiaciuto e prendeva appunti rapidamente. Una delle due guardie sembrò apprezzare molto la scena e iniziò a toccarsi il membro duro sotto le braghe. – È quasi finita – continuò Finny osservando la clessidra – manca poco… – Taci puttana! Sei un’egoista meschina! Morirai sola! Alla fine la clessidra terminò e l’Alchimista fece cenno alle guardie di liberare le due donne e riportarle nelle loro celle. Ormai la vagina di Marys era rossa come il fuoco e lo stesso fuoco lei se lo sentiva tra le cosce, rendendole difficile anche il solo camminare. – Sei proprio una stronza – disse mentre la guardia la aiutava a camminare via dalla cella.
Il terzo giorno, fu simile a quelli precedenti. Marys e Finny chiuse nella cella. Questa volta Finny era incatenata al muro, come Marys immaginava e sperava. Sul tavolo però c’erano due radici di zenzero. Come sempre, oltre le sbarre, l’Alchimista con clessidra e appunti. Le due guardie sempre ai suoi fianchi. Marys era ancora molto indolenzita e camminare le produceva un forte sfregamento delle grandi labbra ormai gonfie e rosse oltre ogni immaginazione. – Ti fa male? – chiese una guardia con aria di scherno – ...