1. L'ultimo treno della notte


    Data: 27/07/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Michellerimini, Fonte: Annunci69

    ... il mezzo percorreva il suo tratto mentre l'arietta fresca della notte entrava dal finestrino e mi scompigliava i capelli sul viso. Ogni tanto con la coda dell'occhio li guardavo, si erano messi a bassa voce a parlare tra loro e mi guardavano.
    
    Continuai a provocarli restando in mostra accarezzandomi di tanto in tanto le cuciture dei jeans lungo i fianchi, sistemandomi il perizoma e posizionando bene in vista le mie chiappe sbucanti dagli Shorts..
    
    Purtroppo il giochino non durò a lungo dato che salì altra gente mentre i tre neri non si decidevano ad approcciarsi, cosi alla fine scesi alla fermata di Friedrichstraße, voltando la testa e scostandomi i capelli dal viso vidi che anche i tre maschi erano scesi alla mia stessa fermata.. feci finta di nulla, e proseguì il mio cammino dirigendomi verso il Weidendammer Brücke che era a pochi passi.
    
    Poca gente in giro, nel silenzio sentivo la Sprea fluire sotto il ponte.. mi aspettavo che almeno uno dei tre mi fermasse appena fuori la stazione e invece si limitarono a seguirmi parlottando tra loro a bassa voce. Camminai fino alla stazione di Oranienburger Tor, non avevo la più pallida idea di cosa fare ne dove andare, sapevo solo che volevo quei tre neri e li volevo avere dentro di me prima di mattina.
    
    In che modo avrei fatto proprio non avevo idea ma sapevo che mi avrebbero scopato. Mentre facevo tra me questi ragionamenti senza lontanamente calcolare i pericoli in cui potevo incombere accesi una sigaretta e vidi con la ...
    ... coda degli occhi che anche i tre che mi avevano seguito si erano fermati e mi stavano fissando, ma ancora non si decidevano ad “attaccare bottone”, rimasero li a parlottare tra di loro bisbigliando.. li ignorai, guardai l'ora sul cellulare, si erano fatte quasi le due di notte e non sapendo cosa fare, presi il primo treno che passava e andai a cercarmi un posto in uno scompartimento in fondo, vuoto, quando come avevo intuito ecco i tre ragazzacci arrivare in fila indiana nel mio settore, mentre il treno chiudeva le porte e ripartiva voltai il viso verso il finestrino a guardare la notte, finché finalmente i tre si decisero ad avvicinarmi.
    
    Il primo di loro si fermò al mio sedile e in un tedesco abbastanza buono salutò, mi voltai e fingendo indifferenza gli risposi distrattamente guardandoli con distacco, non volevo sapessero o immaginassero che ero eccitato dal desiderio di averli dentro di me, avrebbero rovinato tutto, volevo che le cose andassero per gradi e non che accadesse tutto di fretta.
    
    - “Dove Vai? Cerchi compagnia?..” D’istinto avrei risposto in modo scocciato, magari dicendo che dove andavo non era affar suo, ma non volevo offenderlo e magari rischiare di farli andar via o peggio di innervosirli, così alla fine decisi di cambiare atteggiamento e rispondergli che arrivavo al capolinea, anche se dubito sapessero dove si trovasse il capolinea del treno, non sapendo neppure se abitavano a Berlino..
    
    A quel punto il secondo ragazzo a fianco del primo mi chiese ...