1. La ragazza troppo bella-Parte 1


    Data: 24/07/2020, Categorie: Etero Autore: Judicael Ouango, Fonte: EroticiRacconti

    ... essere costosa. Claudio mi portò in un ristorante discreto ai limiti di Roma. Mi andava bene cosi, era la prima volta che lo vedevo. Era un qualcosa al ministero dei beni culturali, uno importante. Lo avevo conosciuto giorni fa in una cena gala per i bambini afghani. Era accompagnato ma aveva trovato il modo di seguirmi in bagno e darmi il suo biglietto da visita dicendomi di chiamarlo per un "progetto interessante". Lo avevo chiamato. Era un bell'uomo. E devo dire che ero sempre stata sensibile alla bellezza... Di me, avevo anche scoperto altri aspetti, ma essi molto più intimi.
    
    Durante la cena, Claudio stesso si rese conto che il mio interesse stava scemando. Era abbastanza noioso. Parlava di cose banali, scontate. Se ne rese conto, ed in un gesto disperato per riavere la mia attenzione mi disse: "Ti va di visitare il Colosseo di notte?".
    
    Fui immediatamente eccitata dall'idea. L'idea, abbastanza indefinita, senza certezze, ma anche senza confini per ora. Già, superare il confine del vietato è eccitante.
    
    Quando arrivammo ai cancelli del Colosseo, Antonio chiamò per nome uno dei guardiani che ci apri e chiese se volesse essere accompagnato. Antonio ringraziò e si fece prestare una torcia. Ci avviammo nel Colosseo mentre ero tutta eccitata ed entrammo nell'arena. Le nostre voci, i nostri passi, tutto era amplificato dalla magnificenza dell'edificio. Antonio mi prese per la mano e mi portò nell'ipogeo. Entrando li sotto, mi venne un eccitazione incredibile. Arrivammo ...
    ... nella stanza dei gladiatori. Era cosi bagnata da colare a tal unto che un filo di liquido aveva raggiunto la mia caviglia. Antonio parlava ed io mi immaginavo i gladiatori. Uomini potenti, il meglio dei guerrieri, uomini che vivevano per morire, e si allenavano per vivere, che davano morte, e la aspettavano. Mi appoggia su una specie di muretto. Antonio smise di parlare e si avvicino a me. Mi baciò. Lo lasciai fare, poi gli presi la testa e la abbassai tra le mie cosce già aperte. Antonio si inginocchiò e con la lingua colse la mia intimità. Beveva da me, lo si vedeva quando inghiottiva. Le mie mani sulla sua testa, lo guidavo verso il mio piacere. I gladiatori hanno lasciato la loro anima nel Colosseo, c'è un energia che alleggia, un sudore di corpi impresso nelle pietre, un aura di paura, coraggio, vita, e morte. Venni nella bocca di Antonio reprimendo un urlo. Poi, lui, si alzò, si sfilò i pantaloni, e tentò di penetrarmi. "Il preservativo" gli dissi chiudendo le gambe. "Ah si, scusa" rispose. Si frugò in tasca e ne infilò uno su un pene lungo e turgido. Sorrisi alla promessa di piacere. Mi penetrò senza indugi. Era troppo eccitato, un gladiatore che aveva appena vinto una battaglia, l'adrenalina lo percorreva. Il mio piede sotto il tavolo sul suo cazzo per quasi tutta la serata, la nonchalance con cui quando stavamo in macchina la mia mano si poggiava sull'alto della sua coscia accanto al suo membro eretto, le mie provocazioni avevano avuto effetto. Non me lo aspettavo, ma ...