Lo Yacht
Data: 23/07/2020,
Categorie:
Etero
Lesbo
Sesso di Gruppo
Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu
... è non crearsi poi stupidi problemi in testa –
– No, non sono pentita… non vorrei che però tu pensassi che io…. –
– Io penso solo che una splendida ragazza mi ha fatto felice, e se sono riuscito a renderla felice anche io lo sono ancora di più. – Gli occhi di Arianna, sinora fissi su un punto indefinito tra il torace ed il collo dell’uomo, cadono sul basso ventre, sul gonfiore nascosto dai pantaloncini. Avvampa ancora Arianna pensando a quello che vi è celato sotto, al cazzo duro dell’uomo che ha prima succhiato senza un perché, che le ha scavato dentro facendola godere come non pensava. Le viene voglia di vederlo ancora, di toccarlo, di sentire quella carne dura fatta di seta tra le mani, dentro di se.
– Sì, mi è piaciuto, io… –
-Vorresti rifarlo? –
L’uomo parla con voce calma e decisa, instillando in lei come un timore reverenziale. Annuisce con la testa prima di essere cosciente del gesto che compie, e veramente vorrebbe essere ancora tra le mani dei due uomini, stretta nel loro abbraccio, riempita dai loro bastoni duri. Allunga una mano verso il ventre di Carlos che non si sposta ma nemmeno fa qualcosa per agevolarla. Lo tocca da sopra la stoffa sentendolo diventare ancora più duro. Sospirando si accosta, tira giù i pantaloncini esponendo l’uccello all’aria. Si volge un istante, il tempo di verificare che Ciro e Natasha non sono più in acqua ma un mucchio indistinto sulla spiaggia e poi guarda ancora avanti a se. Alla luce piena del sole osserva attentamente ...
... per la prima volta quel cazzo che già ha avuto dentro di se, dappertutto. Lo sposta, lo rimira, ne saggia la consistenza. Si chiede come ha fatto, con una circonferenza che le pare ora enorme, ad entrarle dietro, ed il suo corpo le rimanda la memoria di quando si è sentita aprire, violare nell’ano mentre Jacques la penetrava davanti. Con un sospiro deliziato appoggia la bocca alla punta, le scocca un bacio, la lecca lentamente e poi la fagocita incavando le guance. Carlos è ancora immobile, guarda la testa della ragazza iniziare a muoversi, sente le dolci e morbide carezze di lingua e labbra. Guardando verso la grotta si ricorda di Alessandro e Sibylle. Non ci sono stati problemi ma sarebbe assurdo farsi cogliere sul fatto. Con le mani allontana la testa di lei che, disorientata gli chiede:
– Non ti piace, non lo faccio bene? –
– No piccolina, mi piace tantissimo ma… non abbiamo tempo, tuo padre potrebbe tornare da un momento all’altro. –
Arianna ritrova la sicurezza in se stessa, sorride maliziosa.
– Tu fai la guardia e… lasciati andare –
Poi riprende in bocca il cazzo con maggior fervore, scivolando sull’asta con le labbra, succhiando con forza aiutandosi con le mani. Carlos resiste solo pochi altri minuti e alla fine si arrende consegnandole il proprio seme sulla lingua tesa ad accoglierlo, riempiendole la bocca di caldo sperma che la ragazza accetta e deglutisce con un gesto plateale e ammiccante. Poi, guardandolo ancora sorridente, mentre lui si risistema ...