1. Un bacio a Venezia


    Data: 22/07/2020, Categorie: Etero Autore: jnik, Fonte: EroticiRacconti

    ... per un aperitivo veloce.
    
    Veronica sembrava riluttante, ma mi disse che le andava bene.
    
    Io presi un gingerino, lei uno spritz Aperol. Per smorzare quella leggera tensione iniziai a dire cazzate, raccontare aneddoti o ripescare episodi divertenti del passato. Lei sembrò apprezzare ed il clima tornò lo stesso di prima che ci baciassimo.
    
    Raggiungemmo la stazione, quindi prendemmo un treno per Mestre, quindi partimmo in macchina per tornare a casa.
    
    A metà strada Veronica mi chiese di fermarci in un'area di servizio, doveva fare pipì.
    
    "Lo spritz Aperol!" mi disse ridendo.
    
    Ci fermammo, prendemmo un caffè e mentre lei era in bagno io acquistai un pacchetto di biscotti e due Coca-Cola, avevamo spizzicato cicchetti e tartine, ma eravamo in sostanza senza pranzo.
    
    Porsi il pacchetto di biscotti e Veronica che lo aprì subito, iniziando a mangiarne qualcuno andando verso la macchina.
    
    Salimmo, e prima di mettere in moto e ripartire le dissi, fingendo il mio disappunto:
    
    "Posso avere un biscotto anch'io, o pensi di finirli tutti tu?"
    
    Lei non rispose, ma prese un biscotto e fece per imboccarmi.
    
    Aprii la bocca, ma lei ridendo tirò indietro il braccio.
    
    Stetti al gioco, ed io seguii il suo braccio facendo volutamente battere i denti.
    
    Nel fare questo gioco infantile, per la seconda volta quel giorno ci trovammo faccia a faccia a pochissimi centimetri di distanza.
    
    Sembrò tutto fermarsi per un istante, poi Veronica mi tirò a sé e come se fossimo ancora su ...
    ... quella panchina ricominciammo a limonare duro.
    
    Le nostre lingue si cercavano e l'intensità del momento continuava a crescere.
    
    Ci stringevamo ed accarezzavamo nonostante le giacche.
    
    Inaspettatamente, Veronica allungò una mano e la mise tra le mie gambe, potendo così sentire il mio cazzo quasi in erezione.
    
    "Ah, ma qui qualcuno sembra molto contento..." iniziò a canzonarmi.
    
    Mi sentivo un po' in imbarazzo, ma contemporaneamente ero sempre più eccitato.
    
    Continuammo quel bacio sempre più intenso, sempre più sporco.
    
    Veronica sembrava aver preso gusto ad accarezzarmi l'uccello, non se ne staccava più.
    
    Io ero sempre più eccitato.
    
    "Se continui, finirò per venire nella mutande." obiettai
    
    "Ah davvero? Ma poverino...."
    
    Veronica iniziò a massaggiarmi con intensità ancora maggiore, premendo forte.
    
    Io iniziai a baciarla ancor più selvaggiamente, ad infilarle le mani ovunque i vestiti me lo consentivano.
    
    Grugnì in quella frenesia che mi aveva rapito ed iniziai a godere.
    
    Sentii il mio sperma caldo sulla pelle ed in quel momento non mi interessava di essere completamente vestito.
    
    Lei si accorse del piacere che stavo provando, e non accennava a smettere.
    
    Finii si svuotare il mio seme e piano piano riprendemmo entrambi coscienza.
    
    Avevo un'enorme chiazza scura sui jeans.
    
    Mi ripulii alla meno peggio e ripartimmo.
    
    Per il resto del viaggio quasi non parlammo.
    
    Arrivati a casa, Veronica mi chiese di non fare mai più accenno a quanto successo ...