1. LISBONA


    Data: 21/07/2020, Categorie: Incesti Autore: liana, Fonte: RaccontiMilu

    ... crederci. Mio figlio è dentro di me. Il suo cazzo è nel mio ventre. Mi sta scopando. Il sogno di una vita si sta realizzando. Mia suocera ha sedotto suo figlio ed io mi sto facendo chiavare da mio figlio. L’ho imitata. La partita per il momento finisce 1 più due figli per lei ed 1 più un figlio per me. “Dai amore mio, datti da fare che mamma tua ha bisogno che tu la sollazzi. Sbattimi. Spaccami l’utero. Pisciami nella pancia tutta la tua forza. Inseminami. Mettimi incinta. Fammi diventare la tua scrofa.” Lui si muove. Ritrae il bacino, sento il suo cazzo uscire e prima che esca del tutto lo affonda nuovamente nella mia pancia. Il suo glande urta contro il mio utero. “Siiii; bravo! Continua così. Sapessi quante volte ho sognato questo momento. Dai, spingi; mettici più forza. spaccami in due. Ti amo, ti amo.” Per tutta la notte usa la mia passera come fosse una scodella all’interno della quale fa frullare il suo cazzo. Più e più volte scarica nel mio ventre tutta la sua forza facendo diventare la mia vagina un lago dove vi sguazzano miliardi di spermatozoi che fanno a gara per impossessarsi del mio utero. Il mattino ci coglie distesi l’una sull’altro nella posizione a “smorza candela”. Sono io che lo cavalco. La mia libidine non conosce tregua. Lui ha le mani sulle mie zizze e me le sta strizzando. “Mamma hai delle tette fantastiche. Peccato che non hai latte. Mi sarebbe piaciuto succhiarti le zizze e ubriacarmi del tuo latte.” “Amore di mamma anche a me piacerebbe ...
    ... allattarti, ma non dispero di poterlo fare. Dipende dal come arerai il mio giardino. Riempi il mio ventre col tuo seme. Fecondami e ti faro bere quanto latte vuoi.” Il congresso finì e tornammo a casa. Dopo essere sta fra le braccia di mio figlio per ben 6 notti nelle quali il mio stallone mi frullò nel ventre il suo poderoso bastone scaricando nella mia pancia innumerevoli bordate di denso e caldo sperma decisi che non avrei adottato sotterfugi con mio marito. È appena trascorsa una settimana e i miei incontri con mio figlio si sono svolti in rapide sveltine e questo non mi soddisfaceva. Ho bisogno di più tempo da trascorrere con lui. Arriva la domenica; siamo tutti e quattro nel salone. Prendo il toro per le corna. Attiro l’attenzione di mio marito e gli confesso il mio amore per mio figlio; la mia è una piena confessione alla fine della quale mi sento più leggera. Guardo mio figlio e vedo che è imbiancato come fosse una statua di marmo di Carrara. Poi sento un sospiro di sollievo. È mia suocera. Anche mio marito, dopo un momento di sbandamento, si rilassa. “Nostro figlio è il tuo amante? Aveva ragione mia madre. Quando siete tornati da Lisbona ha letto negli occhi tuoi e di tuo figlio la bramosia che vi rodeva. Mi disse che qualcosa era accaduto fra voi due. Gli chiesi cosa intendesse. Lei mi rispose che era certa che tu e nostro figlio fornicavate. Non ho voluto crederci anche se l’ho sperato. Si, l’ho sperato perché finalmente potevo liberarmi di un peso. Sappi che anch’io sono ...
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