1. Ricordo di un’estate


    Data: 21/07/2020, Categorie: Etero Autoerotismo Autore: dolcemaliziosa89, Fonte: RaccontiMilu

    ... anomala e scioccante. Mi presi il viso tra le mani, le guance che scottavano, l’espressione attonita nell’attesa tremante. La sua voce divenne poi una sorta di dolce sussurro, il suo sguardo una luce sospesa ed eterea. nel l’impassibile sovvertimento dei sensi. “Sono molto eccitata, Deborah” e poi, tutto d’un fiato, tagliando il silenzio con una lama assordante: “vorrei farlo anche ora”. E mentre pronunciava tali parole, frugai nelle sue iridi i riflessi di lussuria che ora prevalevano sulla purezza originaria permeandole lo sguardo. Vidi le labbra voluttuose che avevano scherzato in mille innocenti confidenze e me le immaginai scosse dai brividi di un piacere vizioso dato da ritmiche spinte e ossessionanti visioni. Alitare piacere mentre non era mai paga di cercare il piacere. La serata stava decisamente accelerando in una corsa sfrenata e gravida di conseguenze. Ormai era calato un buio sonoro del frinire di grilli e odoroso di fragranze vegetali a me sconosciute eppure invitanti. Rientrammo. Vedevo Virginia sotto una luce diversa e ambigua, ma le incursioni d’irreale più spasesanti si sarebbero verificate di lì a poco. Sedute dinanzi al pc come sorelle d’eguali sogni, Virginia mostrò alla Deborah di allora, attonita e annientata nelle proprie sicurezze, una casella mail segreta e una cartella protetta: la prima conteneva centinaia di bozze con autoscatti in allegato, la seconda decine e decine di video in streaming. Vidi di tutto: dalle foto in semplice topless, come una ...
    ... liceale dall’erotismo sfumato, a quelle a gambe oscenamente spalancate con tanto di vibratore innaturalmente inserito nella fessura colante, mentre si truccava sfiorandosi il viso. Moltissime la immortalavano distesa a pecorina con lo sguardo pregno d’indicibile lussuria. Oppure scatti tesi a evidenziare i dettagli anatomici del suo sesso venato da rivoli di piacere. La protuberanza del clitoride che faceva bella mostra di sé, turgida ed eccitata pronta a sconvolgere quel corpo di adolescente perduta. O, ancora, lei stesa a terra su un fianco mentre si fotografava ricoperta da una pashima violetta, tacchi a spillo blu vellutati ai piedi. Rimasi impressionata dall’estrema fantasia di Virginia nel raffigurarsi in abiti differenti, alternati a nudi integrali, sempre esprimendo diverse gradazioni della sensualità più deformante. Il cuore mi accelerava di battiti tumultuosi. Quelle scoperte mi ottenebravano rimbombandomi nel cervello già assediato da un senso di capogiro. Dalla follia della carnalità mentre cavalcava un fallo finto alla gonna che le scopriva le intimità appena sfocate, mentre, maldestramente sollevata, fingeva di essere colta nel rivestirsi. C’erano foto di spaccate, ruote, esercizi da palestra frammisti ad altre mentre, struccata fatta eccezione per il rossetto rosso fuoco sulle labbra da fata, inseriva due dita irrequiete nel proprio sesso. Era l’immagine stessa della voluttà che annullava parole tramutandole in sensi e desideri. I seni erano sovente in evidenza, ...
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