Ricordo di un’estate
Data: 21/07/2020,
Categorie:
Etero
Autoerotismo
Autore: dolcemaliziosa89, Fonte: RaccontiMilu
... “Sì, proprio io. Invece tu sei una conoscenza di Gabriele. Ti ho vista arrivare con lui…” dal tono piuttosto asciutto anche se cordiale, afferrai che Virginia era dotata di un buon spirito di osservazione e che probabilmente non era disinteressata al mio cuginetto come questi paventava. “No, no, sono sua cugina, come ogni anno mi concedo un periodo in villeggiatura, ma di solito rimango con gli zii in montagna e frequento poco il paese”. Dopo questi convenevoli, iniziammo a parlarci più scioltamente scambiandoci le reciproche informazioni fondamentali. Prima della fine della serata eravamo diventate amiche e c’eravamo appartate dal resto dei convenuti, immerse nella volontà di fare reciproca conoscenza. Preferii celare a Gabriele questo inopinato incontro, avvenuto in tutta casualità e autonomia, per non turbarlo eccessivamente adducendo la scusa che avevo girato un po’qui e un po’là senza essermi trovata eccessivamente coinvolta. Con Virginia, non avevo affrontato tematiche intime, ma, per intuizione femminile, avevo compreso che era tanto bella quanto inesperta in tutto ciò che riguardasse certi aspetti riservatissimi.
Così, all’insaputa di tutti, iniziai a frequentare il paese e Virginia. Ai miei zii confidai la nuova amicizia chiedendo di sottacerla a Gabriele per il momento, dato il tenero che nutriva per la mia nuova amica. Una sera, pochi giorni dopo, avevo stabilito con lei di fermarmi a trascorrere la notte a casa sua, quando anche Gabriele sarebbe stato fuori ...
... casa da un amico. In questo modo avremmo lasciato un po’in pace per proprio conto anche i miei zii. Virginia aveva la casa totalmente libera, essendo i suoi via per il week end. Dopo una cena semplice, ordinata dalla pizzeria locale, decidemmo di salire sul balcone del solaio a goderci il tramonto e rilassandoci un po’. Lì, complice l’atmosfera dolcemente elegiaca e malinconica del crepuscolo, le confidenze si fecero più intime e piccanti. L’estate inondava l’aria avvolgendoci i corpi e i visi, rendendo gli occhi più brillanti e accrescendo desideri indefiniti. “Sai, ho 18 anni, eppure sono ancora vergine. Tutti i ragazzi mi rivolgono sguardi di fuoco, ma non riesco a legarmi ad una persona, sono molto indipendente e sinceramente la cosa mi fa paura” mi confidò Virginia. “Proprio quello che successe a me due anni fa. Poi dopo l’estate conobbi il mio ragazzo cui sono ancora insieme tra alti e bassi, ma a lui ci tengo davvero e non lo tradirei”, così dicendo non mi sentii in colpa per quanto accaduto con Gabriele perché ero eccitata dalla situazione, ma al momento dell’orgasmo mi stimolavano solo i miei sensi, me stessa, la mia eccitazione. Mi aveva riscaldata la sensualità del momento più che la persona con cui la condividevo. “Il mio problema è un po’diverso. Forse non sono ci che pensi” chiarì subito Virginia “ti faccio una domanda diretta tu credi in Dio, Deborah?”. “Sì certo” risposi “anche se non frequento molto la Messa, ma sicuramente credo”. “E non ti senti mai in colpa? ...