Ti ho tradito
Data: 17/07/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: cagliostrus, Fonte: Annunci69
... istintivamente. Perché era grosso come un pene in erezione ma non sembrava fosse in quello stato. Allungai una mano dietro e lo toccai. Oh mio dio, era enorme ed era ancora molle. In quel momento ebbi la certezza che la sera prima non mi aveva certamente scopata. Sentii che si stava indurendo, ma lui si abbassò e prese a leccarmi da dietro. Io ero appoggiata al tavolo, col culo proteso all’indietro. Mi leccò la figa, già bagnatissima e anche il buco del culo. Lo so che da te non me lo faccio mai leccare e che quando ci provi ti respingo. Ma in quel momento mi sembrò naturale accettarlo.
Si tirò su, appoggiò il suo membro, ora bello duro, all’ingresso della figa e pian piano lo spinse dentro. Mi allargai. Mi stupii della facilità con cui lo fece, sentendomi più allargata che mai. Ebbi già un primo orgasmo mentre entrava. Forse fu quello a rendere le cose facili. Continuò ad entrare, sembrava non finire mai. Inutile dire che né tu, né nessun altro era mai entrato così a fondo. O almeno quella era la sensazione, diversa da tutte le altre volte.
Mi scopò così, sbattendomi sul tavolo di cucina, a lungo, molto a lungo, non so per quanto. Per tanti orgasmi, sicuramente. Non ero più molto in me quando mi fece girare, mi prese per i capelli abbassandomi il viso davanti al suo cazzo grosso, turgido e lucido, che eruttò pochi istanti dopo. Istintivamente aprii la bocca e tirai fuori la lingua, ma solo pochi, dei tanti e copiosi schizzi, la centrarono.
Intanto non stavo pensando ...
... a niente. Era come se non sapessi dov’ero, cosa dovevo fare, chi ero e soprattutto che ciò che stavo facendo era sbagliato. Furono domande che non mi posi in quel momento né in quelli successivi. Sì, perché i miei impegni non esistevano più. Non uscii da quella casa fino al giorno successivo, per ritornare a casa.
Dopo che avevamo parlato per tutto il tempo durante il viaggio, quella giornata passò invece quasi senza parole. Ci spostammo in bagno. Io andai dentro la grande doccia a lavarmi. Lui mi raggiunse dopo un po’, dopo aver pisciato. Mi venne spontaneo inginocchiarmi e lavarlo insaponandolo con le mie mani, partendo dai piedi e salendo lungo le gambe muscolose. Quando arrivai al cazzo era di nuovo maestosamente in erezione e passai molto tempo a massaggiargli le palle e l’asta, scivolando col sapone. Si girò, mostrandomi il culo ed io mi ci dedicai. Fino a quel momento aveva avuto un atteggiamento molto dominante e mi stupii che si lasciasse toccare in quella zona intima, tabù per molti uomini. Sembrò invece incoraggiare l’esplorazione da parte delle mie dita. Non ho mai osato farlo con te, perché mi sarebbe sembrato di violare il tuo ruolo di maschio, eppure con lui, che ancor più maschio appariva, infilargli due dita nel culo lo percepii come l’ennesima cosa fatta per il suo piacere, restando in qualche modo a lui sottomessa.
Ho perso la cognizione del tempo. Certe scopate mi sono sembrate lunghissime, ma in realtà tra una e l’altra ci sono stati lunghi momenti ...