1. Ti ho tradito


    Data: 17/07/2020, Categorie: Tradimenti Autore: cagliostrus, Fonte: Annunci69

    ... disse e trascinò lui il trolley e mi aiutò anche a salire. Lo ringraziai. Era un bell’uomo. Il caso volle che avessimo i posti vicini, o forse erano semplicemente liberi quelli accanto al mio. Iniziammo così a conversare in modo piacevole. Era una persona interessante, molto galante e con un modo di fare seducente. Durante il viaggio la conversazione si trasformò in un corteggiamento. Io lo lasciai fare. Anzi forse lo incoraggiai. Non ci vedevo nulla di male. Quel giorno mi sentivo sexy ed era appagante vedere che suscitavo tanto interesse. E devo dire che anche lui suscitava in me dell’interesse, anche se non lo stavo prendendo sul serio.
    
    Mi aveva chiesto cosa andavo a fare a Roma e gli avevo detto, senza nascondere il mio scarso entusiasmo, che ero lì per assistere ad alcune conferenze, per lavoro. A sorpresa, appena scesi dal treno, mi fece una proposta:
    
    “Vacci domani alla conferenza. Oggi pomeriggio ti porto in giro io per Roma.”
    
    Non so perché, non mi sembrò di averlo deciso consciamente, ma gli dissi di sì. Ed ero entusiasta di averlo fatto. Il pomeriggio volò via, mantenne quello che aveva promesso e sembrava quasi farlo senza nessun secondo fine. Inutile dire che a sera mi propose un ristorantino di sua conoscenza ed io accettai di buon grado. Mi fece bere del vino, anzi forse è esatto dire che fui io a berlo, quasi per prepararmi ad un dopo, quasi per giustificare, un dopo.
    
    “Disdici il tuo hotel. Stasera dormi da me.” mi disse risoluto al termine della ...
    ... cenetta. Io ormai avevo deciso. Ero in uno stato di euforia da tutto il giorno, nella mia testa ti avevo già tradito. Ero nella stato d’animo del “che sarà mai per una volta! E' un incontro occasionale, non succederà più”.
    
    Di quel che accadde dopo non ho ricordi ben definiti. Forse avevo effettivamente bevuto troppo, forse sono stata confusa dall' atmosfera quasi incantata, dal fascino di quella serata romana passata con lui. Ricordo solo che mi portò a letto che ero già nuda, doveva avermi spogliato in giro per la casa. Mi leccò, mi toccò e mi masturbò. Mi fece venire tante volte, ma credo che quella sera non mi scopò. Io probabilmente mi addormentai dopo una serie infinita di orgasmi.
    
    I ricordi si fanno più nitidi a partire dal mattino dopo. Mi ero svegliata che lui a letto non c’era. Sentii il rumore della doccia. Mi alzai cercando i miei vestiti. Trovai una sua camicia e mi misi quella per uscire dalla camera. Lo sai quanto mi piace indossare le camicie da uomo sulla pelle nuda, so che anche a te piace vedermi, quando lo faccio. Andai in cucina. Era già apparecchiato per la colazione. Mi fermai a bere un bicchiere di succo di frutta e non lo sentii arrivare alle mie spalle. Mi baciò sul collo – lo sai quanto mi piace – e si appoggiò a me. Era nudo. Ebbi un brivido. Mi sentii subito eccitata.
    
    Notai qualcosa di strano. Sentivo il suo pene contro le mie natiche, ma era strano, perché non era in erezione ma era morbido e pendente. O meglio quello fu ciò che pensai ...