1. Il compagno di stanza esibizionista - parte 2


    Data: 15/07/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: The_southparker, Fonte: Annunci69

    [Questa é la seconda parte di un racconto erotico che parla di esibizionismo. Non sono descritti dei rapporti sessuali. Se vi piace il genere, leggetelo pure! :)]
    
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    Passarono alcune settimane ed entrambi tornammo a casa per le vacanze di Natale. Pensai che ci saremmo rivisti direttamente a Gennaio, forse ci saremmo scambiati gli auguri di Natale. Invece ci sentimmo tutti i giorni e spesso Ivan mi videochiamava. Ovviamente era nudo, ed io coglievo l’occasione per farli degli screenshot. Mi parlava di università, oppure mi raccontava della sua famiglia, di cosa stesse facendo. Mentre ci parlavamo, a volte si menava l’uccello.
    
    Raccolsi diversi scatti di lui: del suo pisello, del suo culo. Ma anche del suo viso, mentre rideva, mentre mi guardava. Mi venne naturale farlo. Pensare a lui mi metteva di buon umore. Sorridevo quando trovavo nei miei appunti ritrovavo dei disegnini fatti da Ivan, dei piccoli piselli stilizzati. Oppure quando mi mandava delle foto del suo uccello con sopra i flitri di Snapchat. Gli piaceva fare questi scherzi cretini. Ed io mi sentivo bene con lui.
    
    Il giorno di Natale mi videochiamò. Mi disse: “Guarda!”, e mi mostrò il suo pisello, al quale aveva messo un cappellino di Babbo Natale. Ridemmo insieme. Ovviamente l’uccello era ben eretto. Durante la nostra conversazione, se lo menò per tutto il tempo. Alla fine schizzò in chiamata con me. Si ripulì le dita come sempre, leccando tutto il suo sperma, e nel farlo mi disse: ...
    ... “Buon Natale!”.
    
    Rientrati nello studentato, io ed Ivan eravamo sempre più in confidenza e mi resi conto che lui ormai occupava la maggior parte del mio tempo e della mia mente. Eravamo quasi sempre insieme. Grazie a lui, riuscii anche a legare con alcuni colleghi di Università, e qualche volta organizzavamo delle uscite di gruppo.
    
    Una sera andammo ad una festa di laurea. Non conoscevo bene il laureato, Ivan naturalmente sì, ma decisi comunque di accompagnarlo. Presi la mia macchina. Ovviamente lui si abbassò i pantaloni appena entrato in macchina, ancora prima di mettersi la cintura di sicurezza. “Tieni, togli il freno a mano!”, disse, toccando il suo uccello che si stava già indurendo. Ridemmo.
    
    Mi venne in mente che il suo comportamento era diverso quando c’erano altre persone. La prima volta che uscimmo con alcuni amici, tra cui i ragazzi che fecero il progetto con lui al pc, non cercò di denudarsi, né tirò fuori il pisello. Se in macchina eravamo solo noi due, Ivan faceva il suo solito spettacolino. Se invece c’era anche qualcun altro dei nostri amici, non faceva nulla. Pensai che fosse un comportamento strano per un esibizionista.
    
    Partimmo diretti al locale. Si era messo addosso una maglietta assurda, con sopra la foto degli Hanson ma con la scritta “Nirvana”. “Ma che razza di maglietta ti sei messo?!”, gli dissi, prendendolo in giro. “Beh, se non ti piace la tolgo…”, disse. Si slacciò la cintura, sfilò la maglietta, e la buttò sul sedile di dietro. Adesso era ...
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