1. Bestiale 3


    Data: 15/04/2018, Categorie: Erotici Racconti, Tradimenti Autore: samas2, Fonte: RaccontiMilu

    ... sensuale. La sua figa si riempì del liquido caldo del suo piacere, che colò all’esterno. Aveva pensato a una bella doccia, ma un pensiero, improvvisamente, la indusse a cambiare idea. Decise, per una volta, di assoggettarsi alle sue pulsioni erotiche: che l’Es prendesse per una buona volta il sopravvento sul Super Ego! Così com’era, bagnata del suo umore, indossò le mutandine che giacevano sul pavimento, un paio di short e una canotta, portata sfrontatamente senza reggiseno, le sue fedeli, usate, sneakers. Sperò che il footing avesse un epilogo piccante. “Alla doccia penserò più tardi, mi voglio così: una spregiudicata femmina in calore.” Sbirciando dalla finestra aveva notato che Raffaele era ancora indaffarato attorno al camper e decise di seguire l’ispirazione che l’aveva stimolata. Giunta in cortile, passò accanto all’uomo, lo salutò e si fermò con fare provocante, avvicinandosi alquanto a lui. Confidava che l’odore delle secrezioni vaginali di cui erano intrise le sue mutandine tracimando fino ai leggings potessero essere percepite dall’uomo che in effetti dilatò le sue narici raggiunto da quel profumo di donna. Nel breve scambio di convenevoli, Sandra descrisse minuziosamente il tragitto che si accingeva a compiere per la sua corsetta. Lei si piegò come per sistemarsi le scarpette mettendo in vetrina il suo conturbante decolleté. Pareva che le sue tette esuberanti, soffocassero dentro la canotta e bramassero liberarsi e mostrarsi nel loro splendore: a lui non sfuggì ...
    ... nulla e fissò l’andatura sculettante della donna che si allontanava. Lui, se la mangiava con gli occhi, ma, apparentemente freddo, non disse nulla limitandosi a salutarla. Sandra pensò che se l’uomo non avesse colto l’invito , beh allora….. Percorse la strada, che si snodava lungo la vicina collina, solitamente molto frequentata, ma ora desolatamente vuota. Regnava il silenzio, che il frinio delle cicale sottolineava, più che rompere. Il sole picchiava duro e nei punti in cui le cime delle robinie si univano, il tunnel che si formava leniva, con la sua ombra, la vampa del sole. Il suo corpo accaldato era bagnato di sudore. Di lontano si scorgeva la striscia del mare dove tutta la città sembrava essersi data convegno. Sandra vide sopraggiungere il camper, nella strada deserta, che dopo averla incrociata, invertì il senso di marcia e finì per affiancarla. Era, ovviamente, Raffaele “Sandra, sto verificando che la meccanica sia a posto. Salga su, non è il caso di fare jogging con questo caldo terribile. La riporto a casa” Lei salì accanto al conducente. “D’accordo mi riporti a casa, ma prima le voglio mostrare un posto. Si guardarono: i loro sguardi si incrociarono: non c’era dubbio che avevano il medesimo obiettivo. “Raffaele, prosegua fino al primo bivio, lì giri destra e segui le mie indicazioni.” Giunsero a una radura: solo le rovine di una casa, uno schermo di alberi a chiudere la vista. Raffaele spense il motore, verificò che nessuno fosse nei paraggi e invitò la donna a ...