Prigionia cap2
Data: 14/04/2018,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Etero
Autore: Dark, Fonte: RaccontiMilu
... quanto aumentasse quel vortice di emozioni.“Sarà il caso di girarti no?” e mentre Torghul pronunciò parole di qualche lingua a lei sconosciuta si rese conto che una forza invisibile la stava spostando e veniva manipolata da Torghul stesso. Sì era un mago. Era talmente eccitata che non si rese conto di sentirsi disperata per la situazione in cui era finita, pensò invece che era un mago, ed era da rispettare. Gli elfi rispettano i maghi. E lei era tutta Sua. No non doveva cedere.Se l’era detto.Ancora un’altra sferzata le colpi la schiena. La stanchezza si faceva sentire. Iniziò a svuotare la mente, il dolore iniziava ad essere troppo, non ne era abituata, era davvero troppo, non reggeva.Torghul continuò a colpirla per il suo piacere, aveva ormai notato che oltre ai lamenti e ai sospiri Evrilith aveva serie difficoltà a rendersi conto di ciò che accadeva intorno a lei.“Krozan ti concedo la schiava per il tuo piacere. Sono certo che è già pronta. Divertiti pure tutta la notte.”Il mezz’orco non se lo fece ripetere due volte, si spogliò in pochissimo tempo, mentre Torghul scompariva in un angolo buio della sala per gustarsi le urla di Evrilith. L’elfa, dal canto suo, non poteva vedere cosa stava per violarla. E forse avrebbe fatto bene a non scoprirlo mai. Krozan non solo era alto quasi due metri, con muscoli forgiati da battaglie ed ore di allenamento con ogni sorta d’arma per essere una macchina mortale, ma era anche dotato di quella che i mezz’orchi chiamano una mazza ferrata, ...
... morning star per gli uomini. Il suo cazzo era grosso con una cappella più grossa, che sicuramente faceva quasi paura ad una donna alle prime esperienze come l’elfa.E la dura verità è che la prima volta di Evrilith era in una caverna, a vari metri di profondità, nel covo dove un Sadico Mago stava divertendosi a renderla una Sua schiava, una Sua cavia. Era bloccata, impaurita. Era alla mercé di un gigante che poteva usarla come voleva.Krozan avvicinò il suo volto a quello dell’elfa, e con la sua voce profonda le disse semplicemente: ”Sei mia”.Evrilith capì, ma adesso aveva voglia. Aveva dannatamente voglia. E si sporse verso il secondo carnefice della giornata. Era cosi’ bagnata che sentì solo un lieve bruciore la prima volta che Krozan dilatò le grandi labbra. Non si rese praticamente conto del fatto che stava soffrendo quando lui entrò in profondità. Le sferzate l’avevano portata ad un livello tale che quell’intrusione era piacevole.Si lasciò andare. Cullata da un movimento ritmico. Krozan stava scopando sia la sua figa che il suo cervello. E a lei piaceva.“Ancoraah, dai, so che…Ti prego…Di più…Spingi…”. Non si riconosceva, ma le piaceva.Krozan sorrise. “Ora ti faccio godere come si deve.”La prese per i capelli e le dimostrò cosa significa montare una schiava. Non si fermò per un attimo finché Evrilith iniziò a tremare. Le urla confuse di piacere invasero tutta la stanza, Torghul sorrise. Era rimasto a guardarla per tutto il tempo.Sorrise beffardo ed usci dalla cella, la notte ...