1. Schiava del Dravor – Collana il Dravor Vol. II


    Data: 14/04/2018, Categorie: Etero Lesbo Trans Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu

    ... chiamava Nur. Questo succedeva subito dopo una furibonda lite con il figlio naturale Leao. In quelle condizioni, Koss sapeva di non poter ritornare a casa, per lui nel Dravor ci sarebbe stato l’ostracismo. Sul luogo della tragedia era presente, oltre allo stesso Leao, l’amante di Koss, Zuna. Mentre Koss rimase in quelle lande desolate con Saa, Nur, il figlio fino ad allora sconosciuto, ed altri schiavi; Leao, Zuna e la loro compagnia ritornarono nel Dravor. Alle origini
    
    Koss aveva attraversato il confine e si era lasciato alle spalle il Dravor, l’impero che aveva contribuito a creare. L’impero che l’aveva fatto diventare ricco e potente. Ora era a capo di una banda di scalcinati che vagava in lande desolate. Tutto perché non poteva rinunciare alla sua stupenda schiava Saa. E non solo a lei, ma anche al figlio che aveva avuto con lei e di cui fino a qualche settimana prima non sapeva neanche che esistesse. Saa l’avrebbe seguito dovunque, ma se suo figlio fosse diventato schiavo, la stupenda bionda sarebbe impazzita e Koss questo non poteva permetterlo. Quindi rinunciava a tutto per lei. Quando e come si era innamorato di Saa? Forse era successo la prima volta che l’aveva vista, o forse quando, la sua amante Kira, la stava addestrando a diventare la kalsna migliore del Dravor. Kalsna, una donna di piacere, una donna che sapeva dispensare piacere come nessuna altra. – Brava piccola, così, agita il culetto, mostragli i genitali, fagli capire che sono suoi. Così, siii, vai ...
    ... avanti ed indietro. Lui è dietro di te e ti sta prendendo e tu lo vuoi, non vedi l’ora che ti prenda. Stai smaniando nell’attesa, lui deve capire che tu on desideri altro. – Saa era rossa in viso, palpitante, si agitava come la sua Padrona le ordinava di fare. Era prona e pronta per essere presa, a quattro zampe, offerta, culo all’aria, fica alta ed aperta. La voce di Kira la teneva prigioniera di quell’incantesimo e lei non riusciva a sottrarsi non voleva sottrarsi. Immaginava che li ci fosse Koss, pronto a prenderla e si struggeva dalla passione come se lui da un momento all’altro la potesse penetrare. Ma Koss non era lì, lì c’era solo la sua Padrona che l’aveva soggiogata e l’addestrava a diventare il giocattolo sessuale del suo Padrone. Ma questo succedeva solo molto tempo dopo che era stata fatta prigioniera.
    
    Koss era accucciato sulla cima di una collinetta, un’escrescenza dell’altopiano su cui viveva da quasi un anno. Accanto a lui c’era Muzi, un nero possente di due metri, il suo guerriero più forte ed abile, la sua ombra, che gli aveva più volte salvato la vita. Tutti gli altri stavano in basso, pronti e silenziosi, quasi tutti a cavallo. Era una banda di straccioni, ma in quei mesi erano diventati disciplinati e coraggiosi. Con il binocolo scrutava la savana. La carovana avanzava lentamente, un centinaio di persone ed una dozzina di carri. Carne da macello. Erano quasi tutti armati con spade e lance, ma si vedeva lontano un miglio che non avevano la minima idea di ...
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