1. La femmina dominante.


    Data: 09/07/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Incesti Autore: Baxi, Fonte: RaccontiMilu

    ... lui faceva godere. Lo sentì aumentare il ritmo e si accorse che era prossimo all’orgasmo, perché fin troppo eccitato dalla novità e dal gioco che lei gli aveva riservato. Anna si girò verso di lui, ed esclamo:
    
    «In bocca, vienimi in bocca. Voglio bere, ho sete!»
    
    Lui, seppur stupito, non resistette oltre. Si sfilò da lei, che si inginocchiò davanti a lui e, preso il cazzo in mano, le appoggiò la cappella sulle labbra e queste la cinsero con una stretta che non lasciava scampo. Immediatamente lui le scaricò in bocca tutta il suo godimento. Per un attimo, Anna avvertì quel sapore agrodolce, ma ingoiò tutto, come mai aveva fatto per poi pulire la cappella e spremerne anche l’ultima goccia. Dopo si alzò e andò, a sorpresa, a baciare Luca. Stupito dal gesto, lui rimase un attimo interdetto, ma poi rispose con trasporto e passione a quel bacio, cosi sensuale e perverso. Si staccarono e, guardandosi negli occhi, lei gli sorrise.
    
    «Non mi aspettavo da te un cambiamento così totale: devo ammettere che sei ammirevole e desiderabile oltremodo».
    
    Le parole di lui suonarono come conferma della sua vittoria, ma volle anche esser certa della disfatta di sua figlia.
    
    «Sono meglio di mia figlia?»
    
    Un attimo di panico si dipinse sul viso di suo marito. Lei gli sorrise, attenuando l’impatto della sua affermazione, e lui si rilassò.
    
    «Sta tranquillo, non voglio incasinare il nostro rapporto, quanto, piuttosto, se scopi con lei, non devi omettere di far altrettanto con me. Capisco ...
    ... che lei è giovane e bella, ma io non intendo farmi mettere da parte: tanto a lei e tanto a me, altrimenti vado in giro per strada, così conciata, e mi faccio sbattere da tutti quelli che incontro».
    
    Lui restò un attimo perplesso, ammirò la sua donna e si rese conto che aveva messo in atto un cambiamento tale che, quella che ora aveva davanti, era una donna completamente nuova.
    
    «Tranquilla, tu non sarai messa da parte; sei sempre, e resterai, la mia donna, la mia compagna e, se ti fa piacere saperlo, la numero uno. Tua figlia non ha la tua classe, né la tua esperienza e, forse, col tempo, diventerà come te, ma ne deve fare di strada. L’unica cosa che avete in comune è che, quando volete una cosa, non v’è niente che vi fermi. Ti amo e sono irretito dal tuo cambiamento: mi piaci, sei una vera femmina. Sapevo che dentro di te c’era una donna così sensuale e porca, ma non sapevo come farla emergere. Sei e resterai la mia donna».
    
    «La tua donna… porca e troia?!»
    
    Ribadì con forza Anna. Lui la strinse a sé, abbracciandola e lei, dentro di sé, si sentì soddisfatta: aveva ristabilito la gerarchia, era lei la padrona del suo maschio e, se quella cagnetta di sua figlia voleva arrotare i denti sul suo osso, avrebbe dovuto chiedere il permesso a lei. Non escludeva che avrebbe potuto anche farglielo rosicchiare; amava Cinzia, ma era lei che lo concedeva e non la piccola che se lo prendeva; questa sensazione la fece sentir bene e soddisfatta. Aveva vinto usando l’arma più potente ...
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