La femmina dominante.
Data: 09/07/2020,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Incesti
Autore: Baxi, Fonte: RaccontiMilu
... una coppa che innalzava e modellava di più la sua splendida quarta, che, quindi, si presentava più gonfia ed opulenta. Passò nel negozio di abbigliamento e non rimase soddisfatta di quello che vide, per cui ne visitò quattro prima di trovare quello che cercava: aveva deciso che era ora di rinnovare il suo guardaroba. Basta con i jeans, ora voleva gonne, ma non troppo corte, da ragazzina, si sarebbe sentita ridicola, ma da donna elegante e sexy, come desiderava essere. Prese quattro gonne che non superavano il ginocchio in lunghezza, ma avevano degli spacchi laterali, o dietro, molto intriganti. La più intrigante di tutte era quella di pelle nera: sul davanti aveva una cerniera lampo dorata, che si poteva lasciare aperta a piacimento. Aggiunse un completo scuro lungo, da sera, che lasciava scoperta tutta la schiena, attillatissimo, sotto il quale era proibito l’intimo. Completò il cambiamento con l’acquisto di tre paia di scarpe, tutte rigorosamente con tacchi proibitivi, ed un paio di stivaletti, che avevano, in accessorio, una cavigliera dorata. Ritornò a casa, non c’era nessuno e decise di provare i suoi acquisti. Si spogliò nuda e, davanti allo specchio della sua camera, cominciò la trasformazione. Per prima cosa voleva provare le calze e le scarpe del sexy shop. Indossare quelle meraviglie velate la facevano sentire diversa; mai provata la sensazione del fruscio: lei, che fino ad allora aveva indossato sempre e solo collant che, a volte, erano anche molto spessi, si ...
... eccitò al lieve tocco del merletto di pizzo che avevano in cima. Poi fece scorrere le piccole strisce del reggicalze e si ammirò allo specchio. Subito dopo fu la volta dello string; appena indossato si rese conto che non copriva nulla, ma sentire quel filo fra le natiche, che penetrava anche fra le labbra depilate della sua micetta, la fece inumidire. Era una sensazione bellissima, da vera porca. Per indossare le scarpe si mise seduta sul letto. Appena in piedi, dovette esercitarsi a camminare con dei tacchi così alti, ma, per vero, bastarono pochi passi e prese subito il suo equilibrio. Si avvicinò allo specchio per vedere il risultato e, lì, aggiunse anche il reggiseno, che spinse verso l’alto i suoi seni, facendoli apparire ancora più grandi e gonfi.
«Credevo che una sconosciuta si fosse intrufolata dentro casa».
La voce di Luca la fece trasalire. Vide il suo uomo sulla soglia che guardava sbalordito da tanta bellezza. Lei si girò verso di lui ed aprì le braccia, in un gesto che chiedeva solo un parere.
«Sei bellissima, non so a cosa devo questo, ma sei finalmente come ti volevo, anche se non ho mai avuto il coraggio di dirtelo, per paura di offenderti».
Mentre parlava, lui si era avvicinato e lei vide già il pacco gonfio, che faceva tirare il tessuto della tuta ginnica che indossava. Senza dir nulla e con un gesto repentino, lei si inginocchiò davanti a lui e tirò giù tuta e slip insieme, liberando il mostro che lei sapeva esser celato sotto la stoffa. Alzò lo ...