L'infermiera (dodicesima parte)
Data: 07/07/2020,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: masoc, Fonte: EroticiRacconti
... allontanando Marco col solo spostamento d’aria, si presentò nella camera da letto che improvvisamente parve diventare più piccola. Agguantò Sonia per il collo e quasi sollevandola la scaraventò sul letto.
Lo sfregiato, una volta che la ebbe a portata di mano, la agguantò a sua volta e, tenendola per i capelli, le sbattè la faccia contro le sue natiche sudate.
- LICKS!
Sonia, trattenendo un conato, tirò fuori la lingua e iniziò a leccare la superficie di quel culo peloso e puzzolente. Ma non fu sufficiente, lui voleva altro. Aumentò la pressione della mano e lei, per non soffocare, fu costretta a farsi strada tra le natiche fino a raggiungere l’ano. L’odore la stava facendo svenire, capì che la cosa poteva andare per le lunghe e allora prese la decisione che le parve più opportuna. Vincendo la repulsione cominciò a leccare quel buco maleodorante sperando che la sua azione accelerasse il suo orgasmo. Ma lui dimostrava una resistenza fuori dal comune, fu costretta a provarle tutte, arrivò ad inserire per quel che poteva la lingua nell’ano e finalmente raggiunse il suo scopo. Con un grugnito di piacere il nero scaricò il suo orgasmo dentro Marta, che nel frattempo di orgasmi ne aveva avuti talmente tanti da perdere il conto, e allentò la presa su Sonia che potè finalmente staccarsi e prendere fiato guardando Marta che se ne stava distesa a gambe aperte con l’espressione beata di un gattino che è caduto in una tazza piena di crema e un sorriso alla Monna Lisa stampato ...
... sul volto. Pensò che tutto fosse finito ma, purtroppo per lei non era così. Scarface aveva altri programmi e, guardandola sorridendo, disse
- Tu brava con lingua, ora fare my friend a blowjob.
Sonia istintivamente si girò verso la montagna umana e vide che aveva tirato il cazzo fuori dai pantaloni. Non era così grosso come quello dell’altro o forse era il contrasto con le cosce enormi a farlo apparire più piccolo. Si trattava comunque di una bella sberla.
Rassegnata gli si inginocchiò davanti e cominciò a spompinarlo cercando di farlo venire in fretta, gli leccò le palle mentre lo masturbava per poi riprenderlo in bocca e succhiarlo. Non ci volle molto, sentendo che si preparava ad eruttare, si tolse il cazzo di bocca, non voleva certo bersi la sua sborra, e cercò di allontanarsi, ma non fu abbastanza svelta. Il primo getto la colpì in piena faccia, inondandola, i successivi le impiastricciarono i capelli. Finito che ebbe di eiaculare pretese che lo riprendesse in bocca a suggere le ultime gocce di piacere e la tenne con la testa ferma e il cazzo che a poco a poco perdeva consistenza nella sua bocca.
Sonia restò immobile, il sapore dello sperma la disgustava, ma non voleva irritare quella bestia.
Passò qualche secondo e nulla succedeva, si stava chiedendo quanto sarebbe durata ancora quella manfrina quando sentì un liquido caldo inondarle la bocca.
No, non era possibile, le stava pisciando in bocca. Le teneva la testa ferma, il cazzo in bocca e pisciava. ...