Dipendenza (prima parte)
Data: 14/04/2018,
Categorie:
Voyeur
Sesso di Gruppo
Tabù
Autore: Bradi77, Fonte: xHamster
... normali".
Restiamo in silenzio per un po', ascoltando il rumore ritmico e sordo di sottofondo e i gemiti che sfuggono da sotto la porta, chiusa a chiave, che mette in comunicazione le due stanze.
"Da quanto tempo non fai sesso con Franco"?
"Quasi sei anni", dice lei.
"Io con Angela non lo faccio più da sette".
Tira un mezzo sospiro, poi sbuffa."Non sai quannto ti capisco. Era diventato terribile, vero"?
Io annuisco, poi mi ricordo che lei è alle mie spalle, di spalle, e che non può vedermi annuire. "Già", dico. "Voleva farlo di continuo. Non le stavo più dietro. Non ce la facevo. Ho cominciato ad averne la nausea. Ho cominciato a respingerla".
"Io non sopportavo più i festini", mi dice lei. "Per qualche anno sono stati la mia passione, poi ho cominciato a provare repulsione per quell'idea di corpi aggrovigliati. Uno sconosciuto che te lo mette in culo mentre tu lo ciucci ad uno sconosciuto, e tuo marito che ti fissa mentre si incula una a tre metri di distanza. Sperma che schizza e vagine che sbrodolano. Gente che grida. Quelli che si sentono dei tori e che devono dimostrartelo a tutti i costi. Gente che puzza. Aliti. Non li reggevo più".
Io sospiro. Mi ci riconosco. "Angela mi ha detto che le nostre storie sono molto simili, e a quanto pare non esagerava".
"Posso chiederti se hai ancora una vita sessuale"?
"Sì", rispondo. "L'ho ancora. Ma non è una vita sessuale frenetica. Non ho relazioni. Ogni tanto mi scopo qualche collega sposata, come ...
... tutti". Lei ride. "Ma le cose si fermano lì. Tu, invece"?
"Sì", dice lei. "Mi scopo anche io qualche collega che si prende una boccata d'aria da una storia seria. Come tutti". Accenna una risata, che subito viene coperta dagli "uh! uh! uuhH!" di mia moglie che si riavvicina all'orgasmo. Stiamo in silenzio e ascoltiamo. Normale? E' normale? Mi ritrovo a dondolare la testa. No, che non è normale.
Angela viene, poi sentiamo una specie di muggito soffocato, e deve essere Franco, perché subito dopo il rumore ritmico cessa.
"Diamogli il tempo di lavarsi le mani e la bocca, poi prepariamo per la cena", mi dice Carla.
"Ricordami di ricordare loro di quanto sia importante una buona igiene delle mani", dico io, e insieme scendiamo le scale ed andiamo in cucina.
Ceniamo. Beviamo molto vino e ridiamo parecchio. Franco tira fuori due canne, e le facciamo girare. Stiamo in veranda a guardare le stelle e ad indicarci a vicenda le costellazioni. La notte è limpida, la Via Lattea si distingue meravigliosa in cielo. Noi di città non siamo abituati a vedere quello che c'è dietro la nostra cappa di smog e di luce. Mi sento piccolo, insignificante, un cazzo di microbo che vive sulla crosta di un sassolino azzurro orbitante attorno ad una piccola stella insignificante. Però è bello, essere qui.
Franco e Angela verso le undici si alzano, ci salutano e vanno verso la loro camera. Io e Carla rimaniamo a guardare le stelle e a finire la seconda canna. Verso mezzanotte andiamo in camera, e ...