Dipendenza (prima parte)
Data: 14/04/2018,
Categorie:
Voyeur
Sesso di Gruppo
Tabù
Autore: Bradi77, Fonte: xHamster
"Non ti sto dicendo che devi scopartela per forza", mi dice Angela mentre si mette la cintura di sicurezza. Abbiamo appena lasciato i nostri due figli dai genitori di mia moglie, e lei si è già buttata sul pezzo. Io non rispondo, ingrano la prima e parto. Lei mi guarda, poi capisce che non ho intenzione di dirle niente, e quindi sbuffa.
"Non devi immolarti, ok? Te la scopi se ti va di scopartela. Altrimenti non la scopi, è semplice".
Io guido e non parlo. Prima mi sono incazzato parecchio, e devo reggere la parte ancora per un po'. Mi incazzo, quando lei mi lavora sopra la testa, e da dietro le spalle, e al momento giusto mi getta in uno dei suoi cazzo di casini. Sono ancora incazzato, perché lo ha appena fatto di nuovo. Lei trama, ordisce e tesse, mi avverte di avermi messo in mezzo solo quando i giochi sono già fatti, e sa essere molto pragmatica nell'agitarmi le esche giuste. E sa quali corde toccare per obbligarmi a parlare, mi conosce troppo bene. E da troppo tempo.
"Se non mi va di scoparla", le dico, "mi toccherà stare a sentire te e quell'altro gemere e muggire per due giorni di fila. Io lo so, come sei, e anche se quello lì non lo conosco..."
"Si chiama Franco", mi dice lei.
"Ok, io questo Franco non lo consoco", dico, "ma se tu te lo fai da sei mesi vuol dire che ti è compatibile, altrimenti saresti già passata ad altro, lo so. Ti conosco. E questo vuol dire che Franco è in grado di scopare per due giorni di fila, perché tu cerchi solo gente del ...
... genere, gente che scoperebbe per una settimana di fila. Malati, cazzo. A me va bene scopare, però ad un certo punto cheppalle, dai, abbiamo quarant'anni. Non si può passare due giorni di fila a scopare. Che cazzo facciamo, io e quell'altra? Giochiamo a dama in salotto"? Angela aveva scelto una piccola villetta in collina, dalle parti di Firenze. Due camere comunicanti, entrambe dotate di bagni ad accesso diretto, un soggiorno che occupava buona parte del piano terra, cucina e veranda dotata di vasca idromassaggio. Intorno, ulivi e vigne. E cinghiali. Ma c'era una recinzione da qualche parte, mi aveva detto Angela, quindi la probabilità di essere stuprati da un cinghiale mentre si era a mollo in veranda era piuttosto bassa.
"Si chiama Carla", dice lei. "E ad esempio, se ti va, puoi scopartela, così un po' di tempo lo impieghi. Le foto le hai viste, su. E' una bella figa". Lo dice in un modo che non mi piace. Perché intende dire che lei, a quella lì, la figa gliela leccherebbe anche. Ad Angela di tanto in tanto piace variare, sì. Non che si proponga degli schemi predefiniti: se le va di fare una cosa la fa, è semplice. Se le va di leccare una figa, lei la lecca. Punto.
"Hei, si suppone che me la debba scopare io, non tu. In ogni caso, non posso mica scoparmela per due giorni di fila", obbietto, "nemmeno se poi vado in overdose di viagra. Spero che ci sia un paese da visitare, una chiesa da vedere, un cazzo di bar in cui potersi ubriacare. Scopare per due giorni no, dai". Lei ...