Linda la nerd – Capitolo 11
Data: 04/07/2020,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Etero
Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu
... meravigliata se chi lo dichiarava parlasse per esperienza. E, infatti, la stronza aveva vinto o, per essere esatta, stravinto su Alessandra, Michela e Luisa, facendole passare per delle verginelle cresciute con le suore orsoline. E la cosa che faceva davvero arrabbiare Linda era il fatto che Francesca aveva avuto la possibilità di succhiare il cazzo di quel figo di Daniele, mentre a lei toccava la nerchia di quel bastardo di Michele…
La ragazza non riuscì a trattenere un moto di dolore al pensiero di dover dare piacere a uno che non perdeva occasione per prenderla per il culo. Michele, poi, oltre ad essere una persona disgustosa a livello comportamentale, era anche oggettivamente brutto, e non era lei l’unica a crederlo. Aveva il volto che sembrava fatto con la motosega come certe statue di legno tanto i lineamenti avevano un aspetto grezzo, spigoloso; la bocca dalle labbra fini era continuamente declinata in una smorfia di disgusto, e lo sguardo non spingeva maggiormente la gente a fare la sua conoscenza. I capelli neri, del medesimo colore degli occhi, apparivano sempre ribelli, in ciocche che ricordavano i raggi del sole ritratto in certi disegni. Era alto e magro, ma a quanto pareva, lì sotto, da quanto aveva letto nella pagina dell’evento, parecchie ragazze erano rimaste stupite da quanto avevano visto; qualcuna aveva addirittura accennato a provarci con lui per scoprire com’era trovarsi dentro un pene di quelle dimensioni. Linda avrebbe scoperto com’era trovarselo ...
... in bocca, ma la cosa non la entusiasmava quanto quelle oche…
Si fermò davanti a un cartello segnaletico al bivio del sentiero, studiandolo: una freccia puntata a nord indicava la malga, oltre ad un paio di altre località, mentre quella rivolta a est poneva la Segheria Mavallini a 20 minuti a piedi da lì. Non era pratica della zona, ma immaginò che il rischio di perdersi fosse minima, anche considerando che la strada statale non sembrava distante, al punto che riusciva a sentire i camion sfrecciare. Il percorso le era stato spiegato da Tommaso, dopo che aveva ricevuto il messaggio la prima domenica che avevano passato insieme a fare l’amore a casa sua, quando lei aveva confessato di non sapere dove si trovasse il luogo. Da quanto le aveva riferito, anche lui, come Tania, era passato spesso a piedi per la zona ma, a differenza della sua trombamica, non si era nascosto con qualche ragazza a farle scoprire a cosa servisse il suo clitoride, bensì proseguiva lungo qualche percorso escursionistico per raggiungere contrade di montagna abbandonate o laghetti sconosciuti ai più. Questo, per lo meno, aveva aggiunto, lanciando un’occhiata divertita alla mora a letto con lui, finchè qualcuno non aveva iniziato a lasciarlo costantemente senza forze.
Magari, quando si sarebbero fidanzati ufficialmente, avrebbe cercato di lasciare qualche stilla di energia a Tommaso per raggiungere qualcuno di quei luoghi che tanto apprezzava con lei. Contemplò con maggiore interesse il percorso che ...