1. 1987 La nave scuola


    Data: 13/04/2018, Categorie: Maturo Prime Esperienze Autore: PlutoTrieste, Fonte: xHamster

    ... pizzo ottimamente riempite di chiappe e gnocca.
    
    Mi schiaffo una mano sulla bocca per evitare di esprimere a voce alta il mio apprezzamento e vorrei pure distogliere lo sguardo ma, cazzo, ho pur sempre diciotto anni ed il testosterone che mi trasuda da ogni poro. Mettici pure il fatto che non è semplice trovare coetanee disponibili allo sfogo... mi ritrovo ingrifato come un muflone!
    
    Lei finisce di bagnare la piantina, ridiscende serafica, poggia l'innaffiatoio e si mette a preparare il necessario per servire il caffè.
    
    - Vieni, mettiamoci in soggiorno.- mi fa, sollevando il vassoio.
    
    "Bello!" Mi dico. "Come del cacchio faccio ad alzarmi in queste condizioni?" Ho l'impressione che l'erezione che mi ritrovo potrebbe stracciarmi il davanti dei pantaloncini che indosso.
    
    - Possiamo anche restare di qua.- le dico, facendo il possibile per mantenere sotto controllo la voce. Evidentemente non ci riesco del tutto, perché lei mi guarda strano per un istante.
    
    - Ma no, dai! Per una volta che posso bermi un caffè in pace con un bel giovanotto, voglio farlo come si deve.- e infila la porta della cucina. Io sospiro mentalmente e la seguo a ruota: almeno mi da le spalle e non mi può vedere. Mentre cammino cerco di piazzare meglio l'uccello, in modo che non si noti troppo il bozzo sui calzoncini fin troppo leggeri.
    
    Sono quasi soddisfatto del risultato, ma lei si china in avanti per appoggiare il vassoio sul tavolinetto davanti al divano, perciò mi rischiaffa il culo ...
    ... davanti alla faccia. Stavolta non riesco a trattenere un gemito.
    
    - C'è qualcosa che non va?- mi chiede, disponendo le tazzine e versando il caffè.
    
    - No, no, niente!- balbetto, sedendomi rapidamente sul divano e chinandomi in avanti per nascondere la protuberanza. - Un po' di raucedine.- e mi schiarisco la voce con qualche colpetto di tosse.
    
    Lei mi porge la tazzina, poi ne prende una per se e si siede sulla seggiola di fronte a me. Sospiro di sollievo: dovrebbe essere abbastanza distante da non notare il mio problemino.
    
    - Non è che tu e mio figlio fumate di nascosto?- insinua con un sorrisetto sornione.
    
    Io mi ustiono la lingua col caffè. - Ma no! Nemmeno per idea!- ribatto frettolosamente, tossendo di nuovo. E come se non bastasse mi rovescio pure del caffè sulla maglietta e sulle gambe.
    
    - Cazzo!- sbotto.
    
    - Porca miseria!- ribatte lei, s**ttando verso la cucina. Ne ritorna un attimo dopo con uno straccio umido. - Ma guarda cosa ti sei combinato!?- dice, iniziando a pulirmi la maglietta con lo straccio.- Tutti uguali: Marco è lo stesso, sempre sbrodolato!- lei ridacchia, io sudo freddo, perché so che da li ad un momento...
    
    La signora Gianna finisce con la maglietta, mi spinge indietro e mi ripulisce anche le gambe.
    
    - Ma guarda tu!- borbotta. Sono assolutamente certo che abbia notato il bozzo. Si è ridotto a causa dell'incidente, ma c'è ancora.- Anche i pantaloncini sono andati.- commenta invece. Li strofina energicamente con lo straccio e la sua mano è ...
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