Cuckold Cap 17
Data: 01/07/2020,
Categorie:
Etero
Autore: Pensionato, Fonte: EroticiRacconti
... divaricate, una di fronte alla platea e l'altra di spalle: i due “boia” introducono due ruote della fortuna: in una sono rappresentate parti del corpo umano insieme ad un numero, nell'altro sono disegni che non capisco bene, ma probabilmente si riferiscono all'oggettistica che fa bella mostra di sé sulle pareti della stanza. Rabbrividisco, perché mi è facile immaginare il seguito, mi stringo a Gunter e, mentre lui mi stringe un seno, sento la sua virilità spingere sul mio fondo schiena: ancora non mi rendo conto del perché non abbia voluto semplicemente scopare con me, non mi sarei certamente rifiutata, sia per il ricatto sia perché, in fondo, è un gran bel ragazzo. Intanto nella sala il gioco è iniziato: il primo arabo si avvicina alla ruota e la gira; la lamella si ferma nel settore “boobs five”, ruota la seconda ed esce un frustino da cavallo, che gli viene consegnato da un boia; si avvicina alla rossa, sadicamente. fa scoccare il frustino nell'aria provocando un sibilo sinistro che mi fa accapponare la pelle, mi stringo ancora di più a Gunter che sembra gradire, poi scocca il colpo che prende la ragazza proprio sui seni, lei urla e la carne si segna subito di una striscia rossastra, sadicamente l'uomo non le dà il tempo di riprendere fiato e la colpisce di nuovo: un nuovo urlo riempe la sala, la ragazza si divincola scompostamente ma è legata saldamente, i suoi movimenti sono, se può essere, più eccitanti ancora della situazione. “Povera ragazza” sussurro, Gunter cerca ...
... di rassicurarmi :” Nel dolore sta anche il piacere, non solo di chi lo infligge, ma anche di chi lo subisce” mentre mi pizzica il capezzolo. Lo spettacolo va avanti, il frustino è passato di mano ed altri soggetti portano alla fine questo primo round; il gioco si ripete e man mano tutte le parti del corpo delle ragazze risultano violate, non c'è più un centimetro quadrato che non abbia subito colpi rendendo la pelle di un colore fra il rosso e violaceo.
Ora tocca a me, non so cosa mi aspetta, ma non sono tranquilla, il dolore non è mai stato il mio forte, guardo Gunter negli occhi, ma lui distoglie lo sguardo: non è un buon segno:” Vai Francesca, mi dispiace, ma i patti sono patti e questi pagano molto bene!”
La musica araba risuona di nuovo nella stanza, inizio la danza più languida che posso, passo vicino al primo uomo che mentre mi toglie il primo velo:”Cagna infedele!” mi apostrofa in italiano e poi prosegue :“ You would like to fuck, and you will fuck!”(1); quello che mi toglie il secondo velo sogghigna, ma non dice nulla; seguito a volteggiare ed oltre a togliermi i veli non succede altro, alla fine rimango nuda davanti a loro, mi tocco per eccitarli ma da parte loro non c'è nessuna reazione, almeno evidente.
Ad un cenno di uno di loro i due enrgumeni neri mi prendono per le braccia e mi fanno sdraiare prona su una specie di cavallina (oggetto ginnico n.d.a.) ricoperta di pelliccia dal pelo morbido, piacevole sulla pelle, meno piacevole è quando mi assicurano le ...