1. Quando una moglie....


    Data: 01/07/2020, Categorie: Etero Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69

    Ancor oggi, dopo vent'anni di matrimonio, amo mia moglie con la stessa intensità e passione di quando si era giovani.
    
    Oggi siamo una coppia matura e chissà se non è proprio questo che ci rende più spregiudicati, quasi volessimo recuperare il tempo perduto.
    
    Ricordo che, una volta, dovevo ingaggiare una lotta vera e propria per vedere mia moglie completamente nuda, come "mamma l'aveva fatta".
    
    Era di una ritrosia incredibile e questo fatto mi costringeva ad avere comportamenti che non si addicono per niente ad una coppia sposata.
    
    La spiavo... sì la spiavo dal buco della serratura se andava in bagno per un bisogno fisiologico, ma soprattutto se era lì per fare la doccia o quando, rientrata in camera, doveva procedere alla sua vestizione.
    
    Restavo lì ad ammirarla mentre, gradualmente, spostava l'accappatoio per ricoprire intere zone di pelle con crema idratante profumata, e, a volte, venivo anche rampognato perché, stando lì immotivatamente, le impedivo di procedere all'operazione con la cura che meritava.
    
    Mi piaceva ammirarla mentre indossava il reggiseno, le mutandine o le calze; oh, le calze... che bel momento ricco di sensualità vederla seduta sulla sponda del letto, mentre, alzata una gamba per volta, infilava quei delicati indumenti, dai piedi, quei piedi che, perfetti e curati, mi incantavano tanto.
    
    Cercavo di dissimulare tutte queste mie tendenze, perché mi rendevo conto che il mio era un comportamento surreale.
    
    Ma cosa potevo farci?
    
    Amavo ...
    ... vedere il corpo nudo di mia moglie e fantasticavo sulla possibilità che altri potessero vederlo.
    
    Quando si faceva l'amore, le luci dovevano essere soffuse e non mi permetteva di riempirmi gli occhi e la mente delle sue fattezze.
    
    Il momento più intrigante?
    
    Quando si entrava in un negozio di abbigliamento e lei si ritirava in camerino per la prova dei capi.
    
    "Mettiti davanti alla tenda e fa attenzione che nessuno mi veda", si raccomandava, ma io, non resistendo, sbirciavo e, se lei se ne accorgeva, mi assaliva dicendo:
    
    "Porco, che fai?... Lo sai che ho vergogna?!"
    
    Ecco come si svolgevano i nostri rapporti intimi.
    
    Ma questo, fino a che mi vestii di carattere e pretesi che mi si spogliasse nuda in salotto; vi chiederete perché "in salotto"?
    
    Perché è la parte della casa dove si ricevono estranei ed a me faceva l'effetto come se in quell'ambiente aleggiassero le essenze delle diverse persone che vi entravano con sul viso l'abituale maschera dell'ipocrisia, del moralismo, del perbenismo.
    
    In quell'ambiente così insolito, rispetto alla camera da letto, doveva primeggiare la nudità di mia moglie, quasi fosse una novella "venere", nella sua procacità più oscena, mentre ancora ribadiva:
    
    "Ho vergogna!", quasi si sentisse esposta alla valutazione di un fantomatico pubblico.
    
    "Oh, insomma... te e la tua vergogna... basta... fatti vedere come sei fatta e siine fiera, perché hai un "bel vedere" da mostrare".
    
    In questo modo riuscii da farle perdere parte del suo ...
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