Una calza velata, un tacco 12 e ...che il gioco abbia inizio
Data: 28/06/2020,
Categorie:
Etero
Autore: yuba, Fonte: EroticiRacconti
La via centrale brulica di gente affaccendata, non siamo più capaci di fare delle passeggiate con calma, guardare vetrine, senza farci trascinare dalla fretta, e ci si spinge per arrivare prima , per raggiungere per prima chissà bene che cosa…boh!!
E’ un venerdì caratterizzato dagli sconti… tutti propongono sconti, ti serve un profumo, un televisore, un nuovo paio di scarpe, un libro….tutto è scontato…
Una mia amica mi ha lasciata da sola all’ultimo minuto “ non mi sento molto bene, ti va se facciamo un'altra volta??” “certo!”. Dopo alcuni minuti in realtà le aspettative di questa serata prendono il sopravvento e decido di andare da sola.
Cammino costeggiando le vetrine….ho già lasciato il cuore in un negozio di scarpe…eleganti, raffinante e coloratissime scarpe…le immagino già ai miei piedi le mie gambe ricoperte da un velatissimo collant e vederle scivolare una dopo l’altra…fino ad averle provate tutte….un bimbo piange disperato davanti ad una vetrina di un negozio di giocattoli, battendo i suoi pugni contro la vetrata “lo voglio, lo voglio”, il padre lo trascina rammaricato da fatto che tutti lo stanno guardando con fastidio, io sorrido…..pensando che anche io sarei impazzita davanti ad una vetrina così come non lo si può capire….un mondo fantastico, dietro ad una vetrata lucidissima….
Le scarpe continuano a torturarmi la mente…. entro in un bar, fuori fa freddo, qualcosa di caldo mi darà la forza per continuare a girovagare …” un marocchino grazie”, “ ...
... vuole anche il cioccolato sopra?” ”certo che si, caldo, abbondante, tanta schiuma e cioccolato”.
Il barista è un uomo molto interessante, di mezza età con un fare seducente e ammiccante, mi guarda con insistenza “ come mai una donna bella come te è seduta qui da sola….o aspetti qualcuno?”
Lo guardo fisso negli occhi neri come il carbone, “si sono sola, ho deciso di fare un giro per negozi alla ricerca di offerte”, “peccato che ne ho ancora per due ore, potrei accompagnarti… se vuoi possiamo vederci dopo sempre se ti va”, mi mette un foglietto in mano con un numero di telefono…. “chiamami”
Lo guardo in silenzio, lo esploro, la sua camicia azzurra tira sulla sua muscolatura, i suoi pantaloni neri elasticizzati sono così aderenti che gli scolpiscono ogni muscolo del corpo e risaltano il suo membro stretto dentro di loro…la pelle è olivastra e il suo volto è incorniciato da una barbetta appena cresciuta leggermente brizzolata come i suoi folti capelli….
Non smette di guardare la mia scollatura, che mostra il mio seno morbido e generoso…….”guardare e non toccare”……anche se lo so che due delle tue ditine scorrerebbero volentieri nello spazio per sprofondarsi oltre…. guarda pure in fondo piace anche a me …” Mi alzo e senza dirgli nulla mi dirigo verso l’uscita, lui mi guarda senza distogliere lo sguardo….lo sento, mi fermo sulla porta che suona al mio passaggio mi volto fissandolo dritto negli occhi, mi bacio una mano e lo soffio dritto verso di lui, esco senza ...