Tutto ebbe inizio cosi'
Data: 26/06/2020,
Categorie:
Incesti
Autore: Chris Rondinelli, Fonte: EroticiRacconti
... stessa, la vera Chris, quella che lei non conosceva, la Chris che avevo tenuta nascosta per anni interi.
Mamma rimase poco stupita nel vedermi conciata a quel modo, lei forse gia sospettava, forse gia' sapeva, e prima di parlare mi squadro' bene girandomi attorno. Finalmente parlo', l'attesa era snervante. Le sue parole furono: "Sei Bellissima, splendida". Quasi non ci credevo, avevo atteso quel momento da una vita intera, ed eccomi li davanti a mia madre come la vera Chris. La prova decisiva però non era ancora arrivata per lei, a pochi passi da noi avevo il mio computer portatile, proprio quello in cui sto scrivendo ora questa pagina. Le chiesi il favore di ascoltarmi in silenzio, e guardare cio' che avevo da mostrarle, solo alla fine poteva esprimere se lo riteneva giusto, un suo giudizio al riguardo.
Mamma evidentemente in giornata buona, accetto' la situazione, benche' fosse un po imbarazzata. Ci sedemmo entrambe accanto una all'altra alla scrivania, davanti al mio computer, e aprendo una cartella di files che avevo scelto apposta, le mostrai tutto d'un colpo, senza sosta e senza vergogna, una dopo l'altra, le foto che mi ero scattata durante le scopate con gli uomini che avevo frequentato fino ad allora. Erano molte, e scelsi quelle piu' decisive da mostrarle, commentandole una ad una le raccontai per filo e per segno, cosa avevo combinato fino a quel giorno. Fatti che lei ovviamente non conosceva ne sospettava.
Piu' volte scesi in particolari e dettagli ...
... piccanti, su come godessi a prendere cazzi grossi in bocca e nel culo, e di come avevo scoperto l'amore omosessuale. Vidi sospirare mamma parecchie volte, come rassegnata alla situazione che le andavo mostrando, ma non mi fermai e continuai il mio racconto foto dopo foto. Davanti ad una foto ingrandita, dove si poteva ammirare il grosso cazzo di un nero che mi penetrava, mamma storse il naso un po schifata. Ma come da accordi, non disse nulla. Una volta terminato il racconto, la vidi abbastanza provata. Sapevo a lei certe situazioni non piacevano affatto, ma era giusto le avesse sapute, era giusto le rivelassi fino in fondo chi ero diventata
La guardai, con i suoi occhiali grandi, se li tolse, puli' le lenti con un fazzoletto di carta, poi se li rimise, mi guardo' e riguardo' l'ultima foto che gli avevo appena mostrato, dove una cascata di sperma bianco mi riempiva la bocca aperta, colando a gocce dal mio mento. Era stato un primo pino davvero perfetto, in ogni particolare, avevo catturato il mio piacere e il mio visetto incorniciato dalla sperma colante. Erano scatti fatti dai primi cellulari degli anni novanta, e certo la qualita' non raggiungeva quella odierna, ma erano scatti abbastanza nitidi e si vedeva bene cio' che si doveva vedere.
Sospirando nuovamente, mamma disse a voce quasi spezzata: "Che dovrei dirti figlio mio? o devo dire figlia mia? che sei una maiala?" fece una pausa e continuo': "Lo sospettavo, ma non pensavo fossi arrivata a tanto." riferendosi ovviamente ...