1. Weekend dopo ferragosto


    Data: 24/06/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Grey-Heron, Fonte: Annunci69

    ... diventare duro e le palle con acqua calda e molto sapone, arrivare fino all’ano, pulire bene pure quello. Le pompe erano fatte in modo reciproco, lunghe ed estenuanti. Giochi di mano con entrambi gli uccelli insieme nel palmo. Cazzo contro cazzo in piedi davanti al grande specchio della camera da letto. Poi nel tempo e nel conoscersi meglio erano passati ad altro. Piero aveva una voglia matta di provare cosa si sentisse nel farsi penetrare da quel bel cazzo duro e ricurvo. Ma la stessa cosa passava per la testa dell’amico. Gli piaceva parecchio la bella cappella sul tronco venoso del cazzo di Piero. Hanno iniziato a stimolarsi il buco del culo a vicenda, usando guanti di tipo chirurgico e tanto gel. Prima un dito poi due con attenti movimenti. Chi dei due stava sotto era steso sulla schiena con un cuscino posizionato ad altezza renale e gambe larghe. Era come donarsi all’altro mentre iniziava l’esplorazione più intima che un uomo possa subire. Di li ad arrivare ad una penetrazione vera fatta dal pene il passo è stato breve per entrambi. In poche parole Piero ricorda benissimo (detto fra noi) libidinose e carnali inculate tra maschi. Lo specchio era una libidine di entrambi, farlo davanti al grande specchio era una sensazione sensuale, carnale quasi oscena, anzi oscena sul serio, come in video ...
    ... porno. Mai, Piero dimenticherà quella volta quando davanti allo specchio si sedeva sul cazzo duro dell’amico debitamente coperto da preservativo. L’amico era steso sulla schiena con cuscini sotto la testa e le gambe che dalle ginocchia in giù cadevano fin sul pavimento. Piero, eccitato più che mai a verga dura aveva lubrificato il cazzo incappucciato dell’amico e di era cosparso una buona dose di gel sul suo ano che pulsava di voglia al solo pensiero di cosa sarebbe successo. Poi a cavalcioni dell’amico aveva iniziato a impalarsi lentamente su di lui. Era uno smorzacandela godurioso. Piero dava la schiena all’amico e si specchiava di fronte davanti allo specchio, poi dopo che il bel cazzo ricurvo era scivolato tutto dentro oltre lo sfintere, Piero si spostava leggermente indientro, piegava le ginocchia verso l’alto metteva i piedi sul letto e poteva osservare la base della bestia che era scomparsa dentro di lui e allo stesso tempo si masturbava la sua verga dura, venosa e scappellata. Movimenti mirati e lenti dell’amico portavano i due ad una estasi totale da paragonarsi a quella di Santa Teresa (non me ne voglia la Santa).
    
    Per chi non lo sapesse: ( Estasi di Santa Teresa. Scultura di G.L.Bernini, chiesa di Santa Maria della Vittoria, Roma.)
    
    La giornata continuerà nel prossimo episodio. 
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