1. Weekend dopo ferragosto


    Data: 24/06/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Grey-Heron, Fonte: Annunci69

    Osservare i comportamenti della fauna umana è come guardare un film.
    
    Ricordi di una estate al mare
    
    Oggi, prima domenica dopo il ferragosto. E’ una giornata calda ma piuttosto ventosa. Piero decide di andare al mare solo verso le 17,00 dopo una meritata pennica postprandiale Vuole evitare la moltitudine di vacanzieri domenicali e pure il traffico del fine week-end. Parcheggia dove trova posto, cioè in culo al mondo. Entra in pineta a piedi, anche tra i pini il vento si fa sentire come si fanno sentire milioni di cicale che se la cantano facendo un casino della madonna (è un modo di dire, non si offenda la Vergine).
    
    Sul sentiero incrocia vacanzieri che se ne tornano a casa. Gli passano accanto ben tre coppie distanziate. Ogni uomo si trascina con fatica un carrello carico di tutto, ombrelloni, sedie pieghevoli, tavolini pieghevoli, box frigo e solo Dio sa quant’altro. I poveri uomini simili a muli tirano con fatica il carico, sudano e uno di loro impreca pure. Naturalmente le mogli camminano dietro al carretto quasi facessero fatica loro a procedere portandosi soltanto una borsa a tracolla o peggio ancora, soltanto un cappello in mano. Pensa che le avrebbe prese volentieri a calci in culo, poi, con un guizzo di buonsenso ringrazia il cielo di non essersi mai sposato quando poteva farlo (tre possibili matrimoni mancati e nessun figlio). Ora capisce che ci stavano a fare altre due donne all’ingresso della pineta sulla strada. Erano ferme in piedi accanto ad una montagna ...
    ... di masserizie. Piero comprende che i loro poveri mariti dopo essersi trascinati tutta quella roba le hanno lasciate di guardia per proseguire a piedi fino al parcheggio in culo al mondo, prendere la macchina e ritornare dalle amate mogli a fare il carico. Il premio? Forse, la scopata settimanale, una volta arrivati a casa.
    
    Piero prende i sentieri dentro la pineta come scorciatoia per arrivare alla spiaggia. Il profumo di pino gli sale su per le narici, i secchi aghi di pino a terra scricchiolano sotto i suoi piedi nudi. Il tutto unito alle rumorose cicale e a qualche calcio dato alle pigne secche gli ricordano giorni passati tanti anni fa quando da ragazzotto andava esplorando questo meraviglioso bosco in cerca di avventure. Fu qui che scopri questa sua meravigliosa realtà bisex. Erano tempi in cui gli ormoni viaggiavano a mille e la pineta era molto più affollata. Anche se in fatto di ormoni, di sti tempi, Piero non ha nulla di che lamentarsi.
    
    Ecco la spiaggia. Oltre le dune si intravvede il rosso ombrellone e la testa della bagnina. Oggi lei è di turno. Ed ecco il mare. E’ mosso, rumoroso, tante bianche onde si infrangono sulla riva. Molta gente è a mollo, saltella tra un’onda e l’altra, sono quasi tutti adulti nudi che giocano come i bambini. E’ singolare come si ritorni all’infanzia in mezzo alle onde.
    
    Piero inizia la sua passeggiata sul bagnasciuga in direzione Sud. Anche oggi preferisce andare a posizionarsi alla fine dell’arenile autorizzato. E’ la parte più ...
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