Love-Craft
Data: 22/06/2020,
Categorie:
Etero
Autoerotismo
Autore: Staff Millù, Fonte: RaccontiMilu
... la mistress nel video.
La donna non risponde, non ne aveva la forza e nemmeno io.
Aveva ancora la benda sugli occhi e riprendeva fiato sulla spalla della padrona.
Dopo l’orgasmo quella era la parte che preferivo.
Vedere tutto quel potere, quella sicurezza, quella fiducia che entrambi mettevano nell’altro per poi consolarsi e abbracciarsi come i migliori amanti.
Avevo ancora il respiro affannato e una leggera euforia mi aveva preso le tempie.
Mentre mi riprendevo da quell’onda di piacere, sulle mie spalle avvertì qualcosa di strano, delle gocce d’acqua.
Ero “bagnata” è vero, ma da tutt’altra parte.
Il soffitto non dava segni di umidità e non avevo mai sentito di un rubinetto che ti tira da lontano le gocce addosso.
Da dove potevano venire?
Il meglio era passato ed ero così stanca che non mi feci altre domande.
Dopo aver tolto le misteriose gocce dalle spalle e ripulito tutto, mi cambiai gli slip e mi decisi ad andare a letto.
Feci un salto al bagno per lavarmi e guardandomi allo specchio, comincia a scherzare, a fare un po’ la stupida.
Infondo a vista ero molto sexy con i miei grandi riccioli mori, le mega tette e le labbra carnose.
Se non fosse per la faccia tonda da mangia dolci, la ciccia e le occhiaie di un Panda mi sarei considerata una diva.
Non per fraintendere, adoro il mio fisico, soprattutto perché per molti versi mi ricorda quello della schiava.
Ma come mi dicevo sempre “C’è spazio per migliorare”.
Purtroppo la ...
... pigrizia è un’amante forte e dominante, sarà per questo che mi piace.
Mentre mi lavavo i denti avvertì di nuovo quella sensazione, una goccia.
Mi girai e diressi lo sguardo su dove pensavo provenisse l’acqua, ma non vidi nulla, niente di niente.
L’unica cosa che mi venne in mente fu che stavo cominciando ad avere le allucinazioni per la stanchezza.
Finì di pulirmi i denti e poco prima di spegnere la luce, la goccia tornò.
La sensazione arrivò su entrambe le spalle.
Lo senti di nuovo dietro di me e mi girai di scatto ma ogni singola volta che mi giravo non c’era niente.
Era come se si teletrasportasse.
La sua velocità era paragonabile al crescendo della mia ansia.
La stanza cominciò a girare su sé stessa fino a quando quella continua sensazione di umido sì interruppe in un istante
Silenzio, nient’altro che silenzio.
Respirando profondamente, cominciai a riprendere il controllo di me stessa ed ero più che convinta ad andare a letto per terminare la giornata.
E in un istante.
Buio.
Buio pesto.
La luce nel bagno si era spenta e sobbalzai per l’inatteso evento e con il buio tornò anche la goccia.
Presi il cellulare più velocemente possibile e attivai la torcia per guardarmi intorno.
Niente a destra, niente a sinistra.
In quella stanza buia, puntai il fascio di luce davanti allo specchio.
E così lo vidi.
Una figura scura, alta e incappucciata era proprio dietro di me.
Spalancai gli occhi e poco prima di gridare con tuta la ...