Capricci 2
Data: 18/06/2020,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... e appassionato.
Mentre una mano le strizzava un capezzolo, l’altra si infilava nel costume e afferrava la vulva provocandole intensi orgasmi; aveva risposto afferrando la mazza e masturbandola sapientemente; l’altro le aveva afferrato i capelli e l’aveva costretta ad abbassarsi sull’inguine, infilandole in bocca un fallo di notevole dimensione; si era fatto succhiare per tutto il percorso frenando l’orgasmo ogni volta che si approssimava.
Ad un certo punto, aveva cercato anche di penetrarla da dietro, stendendosi sul sedile; ma la posizione infelice non aveva consentito la manovra e l’aveva costretta a riprendere la fellazione.
“Perfetto esempio di libertà; presa per i capelli e costretta succhiare la verga; sei stupendamente libertaria e femminista, ribelle a qualunque opposizione, basta che si chiami Franco!”
“Tu in quel modo non sai neanche copulare!”
“Ricordatene quando mi chiederai di farti fare l’amore!”
“Non vuoi ammettere che ti stai eccitando; ma la tua mazza dice che sei su di giri!”
“Ho in testa una ragazza che amavo …. Lei sì che mi eccita, anche da morta!”
“Io non sono morta!”
“Ma non sei la donna che amo!”
“No, quella è nella villa dove mi hanno sbattuto in quattro, in tutti i buchi, contemporaneamente; ti sarebbe piaciuto vedermi posseduta come una bambola, di’ la verità; sei un cuckold e ti ecciti al racconto delle mie copule!”
“Sei alla vigilia della fine!”
Se ne andò nello studio e, ancora una volta, chiuse a chiave e la ...
... lasciò fuori dalla sua vita; Paola ebbe un attimo di terrore e le venne da piangere; se davvero avesse esagerato? Se si fosse sbagliata e Franco la lasciava sola, in mezzo a una strada, nel cuore dell’estate? Ma lo sgomento durò poco; ormai era chiaro che le bastava portarlo a letto, fargli fare l’amore come solo lei sapeva fare e il suo schiavetto sarebbe tornato a più miti consigli.
Aspettò il mattino seguente e lo attese in cucina; quando lui uscì dal bagno e si sedette al tavolo per fare colazione, lo aggredì direttamente.
“Franco, mi spieghi perché continui ad ostinarti a negare che sei un cornuto contento? Lo fai solo per darmi torto ed essere ancora tu a vincere? Lo so bene che sei un cuckold, si vede da troppi particolari; ti piace ascoltare le mie copule, sopporti ogni corno che ti faccio; perché non ti arrendi e, una volta tanto, ammetti che ti ho sconfitto? Non capisci che saremmo più felici?”
”Paola, ascoltami; forse è l’ultima volta che ti do una lezione; spero che la capisca e la colga nel suo valore. Stai commettendo l‘errore più marchiano che un avvocato possa commettere nella sua professione; tu hai deciso che io ho una colpa, che la mia testimonianza non vale niente, che le mie dichiarazioni sono false e mi hai già condannato. Tu non sei in grado di fare l’avvocato; nella mia professione si valutano i fatti, oggettivamente, senza pregiudiziale; si analizzano tutti gli elementi e soprattutto i documenti e le testimonianze; solo quando si è in grado di ...