Prima di cena
Data: 18/06/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: adad, Fonte: Annunci69
... caso?”
“Ma che dici? Questi sono affari miei!”
Il bel volto di Jim si aprì ad un largo sorriso.
“Scusa, scusa, - fece serioso – non volevo offenderti, ho un sacco di amici gay, sai? Non me la prendo mica se ti piaccio.”
E d’un tratto gli fu davanti con i pantaloni aperti e il bozzolo bianco degli slip che strabordava fuori dalla patta. Gli occhi erano accesi di una luce diavolina.
“Magari vorresti darmi una palpata, eh? Chissà quante seghe ti sei fatto a pensarci… Dai toccami, frocetto.”, e gli prese la mano, portandosela al pacco.
Ferdy avvertì il calore sensuale di quella carne ancora nascosta; il sangue gli salì alla testa per rifluire difilata al cazzo, che gli si stirò dolorosamente dentro le mutande. Prese a palpare quell’involucro molle, che sentiva pulsare sotto le sue dita, come un ventre gravido.
“Accidenti, ti piace proprio… - mormorò Jim – vorresti succhiarmelo, vero?”
Ferdy non rispose, si limitò a guardarlo con aria stralunata. Ma cosa diavolo stava succedendo?
“Sì, che vorresti succhiarmelo… - continuò Jim con voce suadente – Dai, tiramelo fuori… Succhialo… Vediamo se sei bravo come gli altri…”
“Te l’hanno succhiato in molti?”, fece Ferdy, sentendosi la gola asciutta.
“Tutti quelli che mi hanno visto…”, rispose enigmaticamente l’altro.
Ferdy, allora, gli abbassò i pantaloni i pantaloni sotto le natiche, poi premette le labbra sul pacco ancora più voluminoso, aspirandone con voluttà il caldo profumo dolciastro… Oh, sì, ...
... prometteva di esserci un signor cazzo nascosto sotto il velame umidiccio degli slip! Sempre respirandone il profumo via via più coinvolgente, Ferdy cominciò a leccare e mordicchiare la sacca, risalendo poi lungo l’asta ormai ben delineata, fino a raggiungere la pozzetta bagnata alla sua sommità.
“Indossa pure lui Calvin Klein.”, pensò stupidamente, facendo caso al suo marchio preferito.
Ma l’informazione non gli raggiunse neanche la centrale operativa, perché vinto dall’afrore pungente dello spurgo, abbassò di scatto la cintura e si calò come un avvoltoio sulla cappella snudata, che avvolse fra le labbra e risucchiò in gola.
“Wow…”, fece Jim, gettando indietro la testa, nel sentirsi avvolgere e vellicare la verga da una lingua calda e bagnata.
“Wow…”, pensò Ferdy, slurpando golosamente la primizia densa e gustosa che quel cazzo gli stava regalando.
“Oh, sì… - sentì Jim sospirare –Dai, frocetto, succhia… fammi godere… fammi vedere quanto sei bravo con la bocca…”
Ferdy non aveva certo bisogno di incitamenti, adesso che ce l’aveva in bocca e sotto la lingua: gli abbassò anche gli slip e, liberatogli l’arnese, lo afferrò saldamente con la destra, lo scappellò, tirando del tutto giù il prepuzio, e prese a leccare e vellicare tutt’attorno il glande con la punta della lingua, facendolo vibrare come un violino… o come un contrabbasso, vista la voluminosità dell’organo in questione. E mentre con mano, bocca e lingua gli lavorava il cazzo, Ferdy usò l’altra mano dapprima per ...