1. La mia vita con lei – 10 – Festa di compleanno parte terza


    Data: 17/06/2020, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Incesti Autore: bruno55, Fonte: RaccontiMilu

    ... smetteva di colare liquido; alla fine, con mille cautele, Gabriella ha iniziato a sollevarsi per staccarsi da me, ma come la cappella è uscita dalla sua figa si è di nuovo abbattuta con le chiappe sulle mie cosce: “Riccardo non ci riesco a staccarmi, voglio stare così ancora, ti da fastidio?” “No che non mi da fastidio amore mio, come potrebbe” “Ti devo confessare una cosa” “Dimmi” “Vedere tua madre così felice mi ha riempito di gioia, è andata proprio come pensavo; però non avevo previsto una cosa” “Cioè?” “Che sarei impazzita di gelosia vedendoti con lei” “Veramente Gabriella? Ti giuro che non me ne sono accorto per niente” “E invece si amore mio, il bello è che ero gelosa di entrambi, di te e di lei” “Cazzo pure di lei?” “Si amore mio, da morire; mi rodevo a vedervi godere senza di me” “E’ qui che ti sbagli amore mio; io godevo anche perchè c’eri tu, anzi soprattutto per questo, ho sempre sentito la tua presenza in ogni momento e sentivo che godevi quando godevamo io e mamma, quasi quanto noi; Gabriella, io di mia iniziativa non avrei mai fatto niente del genere”.
    
    Siamo rimasti abbracciati per un’altra ora, finchè finalmente Gabriella si è alzata ed abbiamo sparecchiato e messo i piatti in lavastoviglie; ci siamo messi poi sul divano a guardare la TV rimanendo abbracciati strettissimi e verso le 23 siamo andati a letto, per fare di nuovo l’amore a missionario: “Ooooohhhhhh …… Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhh”; quando l’ho riempita dopo averle fatto avere tre orgasmi, ...
    ... lei mi ha chiesto se mi andava di dormire così: “Proviamoci dai” e le ho fatto mettere le cosce sul mio culo e mi sono girato di fianco, con lei che mi è venuta appresso, con le sue cosce bloccate su di me sono riuscito a tenere l’uccello, pure se moscio, dentro la sua figa e ci siamo addormentati così, un corpo unico, abbracciati strettissimi e felici di essere al mondo.
    
    Il risveglio la mattina dopo è stato ancora più bello, con il rituale lungo bacio alla francese che ci siamo scambiati sempre con me dentro di lei; nonostante l’olio si fosse assorbito del tutto durante la notte, ci siamo fatti una lunga doccia insieme e ci siamo concessi un’abbondante colazione, per poi separarci, molto a malincuore, per andare al lavoro; durante tutta la giornata non abbiamo fatto altro che mandarci messaggini amorosi, come due fidanzatini; non vedevo l’ora di uscire e correre di nuovo da lei, il weekend non aveva fatto bene solo a mia madre, ma anche a me, mi sentivo eccitato come i primi tempi che eravamo insieme; contrariamente al solito, appena rientrato abbiamo subito fatto l’amore sulla poltrona, per poi rifarlo altre due volte a letto dopo cena e per tutta la settimana abbiamo mantenuto questo ritmo, nonostante non fossimo più ragazzini; avevamo bisogno di stare insieme a contatto stretto, ci volevamo, ci desideravamo, una voglia continua di amplesso; penso che se fossimo andati al lavoro insieme, in caso di traffico bloccato saremmo stati capaci di scopare in macchina davanti a ...
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